La quinta puntata della Febbre del sabato sera
10 Febbraio 2007
Nuovi e imprevedibili orizzonti si stanno aprendo per la nostra trasmissione. La ”Febbre del sabato sera” sta procedendo a gonfie vele: l’introduzione di personaggi strampalati, ma accattivanti, e di collegamenti telefonici, è stato, senza alcun dubbio, un passo di notevole importanza per il nostro programma.
La vera novità di questa puntata consiste nel fatto che, tra i nostri fedelissimi ascoltatori, alcuni sono diventati i veri protagonisti. Siamo stati piacevolmente affiancati da Ceci e Luci. Veramente garbato e piacevole, infatti, è stato il loro intervento in diretta, per commentare la nostra trasmissione e per fare alcune dediche.
Anche l’aspetto musicale di questa quinta puntata è stato molto elettrizzante: già l’inizio, con “I don’t feel like dancin’”, è stato apertamente apprezzato, come particolarmente graditi sono poi stati brani come “Meravigliosa creatura” di Gianna Nannini, “I get around” dei Beach Boys e “Le donne lo sanno” di Ligabue, tutti, ma proprio tutti, richiesti da voi!
In dirittura d’arrivo abbiamo fatto ascoltare l’immancabile pezzo storico: “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, seguito dalla nostra puntuale recensione.
Sono passati solo sei anni da “Dark Side of The Moon” ed esce quella che verrà considerata una delle più importanti opere rock, “The Wall”. E, se “Dark Side” era il grido di una generazione in lotta contro la società che con le sue regole perbeniste la imprigionava, “The Wall” è il grido di dolore dell’uomo intrappolato dagli schemi che aveva sognato di distruggere. Album doppio, ma talmente carico di significati che a malapena i due vinili riescono a contenerlo. Sicuramente fu creatura di Roger Waters, che ha riversato nei testi le sue fobie e la sua rabbia per l’assenza di un padre morto prematuramente.
Sabato prossimo non mancate al nostro nuovo appuntamento, sicuramente pieno del nostro entusiasmo e di tante, tante sorprese…