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Rock Time del 2 Luglio 2023

2 Luglio 2023

Playlist:

 

ArtistaTitoloAlbumAnno
Bruce Springsteen & The E Street BandNightshiftFerrara, 18/05/232023
Sam CookeThat’s Where It’s AtThe Man And His Music1986
Durand Jones & The IndicationsMorning In AmericaAmerican Love Call2019
Terence Trent D’ArbyHolding On To YouVibrator1995
Nathaniel Rateliff & The Night SweatsWhat If IThe Future2021
Jason Isbell & The 400 UnitKing Of OklahomaWeathervanes2023
R.E.M.Leaving New YorkAround The Sun2004
Steven Wilson12 Things I ForgotThe Future Bites2021
Bonny Light HorsemanCold Rain And SnowRolling Golden Holy2022
Rose City BandSilver RosesEarth Trip2021
Bob DylanBlind Willie McTellThe Bootleg Series Vol. 1-31991

Benvenuti a Rock Time!

Il 18 Maggio ho assistito al primo concerto Italiano del tour 2023 di Bruce Springsteen & The E Street Band, a Ferrara. Il concerto delle polemiche, si può ben definire. Ma dal punto di vista strettamente musicale è stata un’esperienza fantastica, anche se sono decisamente di parte.

L’unico estratto dal suo ultimo album Only The Strong Survive è la cover di Nightshift dei Commodores, già uno dei migliori pezzi del disco, dal vivo col trattamento “E Street Band” diventa uno dei picchi del concerto.

Sam Cooke non ha bisogno di presentazioni, per me (e non solo) una delle più belle voci della storia della musica pop, e una delle icone della soul music.

“That’s where it’s at” all’inizio non ha avuto il successo che meritava, ma col passare del tempo è stata giustamente rivalutata fino ad entrare nella lista dei 1001 singoli migliori della storia redatta da Rolling Stone nel 1989 (per la cronaca, il singolo al numero 1 era “I heard it through the grapevine” di Marvin Gaye)

Durand Jones ha esordito nel 2016 con la sua band, The Indications, con un disco che mischiava elementi del suono Stax e Motown, e ha ripreso la formula, con risultati ancora migliori, col disco del 2019, “American Love Call” da cui è tratta “Morning In America”.

Quest’anno è uscito il primo disco solista di Durand Jones, “Wait Til I Get Over”.

Dopo il travolgente successo del disco di esordio “Introducing the hardline according to Terence Trent D’Arby”, il cantante di New York ha realizzato con questo pseudonimo altri 3 dischi, con successo sempre in calando, ma ognuno di questi dischi conteneva delle piccole gemme come “Holding on to you”.

 

Nathaniel Rateliff è un altro alfiere del new soul degli ultimi anni, con un  suono più orientato verso il r&b e il vintage rock

Dopo una prima parte molto soul, la seconda parte della puntata di oggi si apre con un estratto dal nuovo disco di Jason Isbell & The 400 Unit, che si intitola Weathervanes, banderuole.

“King of Oklahoma” tratta della dipendenza da oppiacei contratta a causa di un incidente sul lavoro, un testo duro ma allo stesso tempo empatico, che conferma Isbell come uno dei più grandi cantautori Americani contemporanei.

Dopo un classico dei REM come “Leaving New York”, vi propongo un estratto dall’ultimo album di Steven Wilson, The future bites, e uno dall’ultimo disco dei Bonny Light Horseman, “Rolling Golden Holy.

Ripley Johnson,  è attivo da più di 15 anni nella scena psichedelica Californiana, prima con i Wooden Ships poi coi Moon Duo con la consorte Sanae Yamada e dal 2019, dopo essersi trasferito a Portland, la città delle rose, con la Rose City Band il cui suono, nelle parole dello stesso Johnson, dovrebbe richiamare lo stato in cui ci si trova nel momento immediatamente successivo all’assunzione di sostanze psichedeliche, quindi non un trip vero e proprio ma un momento intenso ma allo stesso tempo etereo.

Lascio a voi decidere se l’ascolto di Silver Roses vi fa lo stesso effetto.

La puntata aperta da uno dei più grandi rocker degli ultimi 50 anni si chiude con il più grande in assoluto, His Bobness,  e il suo omaggio al bluesman Blind Willie McTell, “nobody sings the blues like Blind Willie McTell” canta Bob.

La canzone è stata registrata nelle sessioni di Infidels, ma è uscita ufficialmente solo 8 anni dopo, contenuta nel box  “The Bootleg Series Volumes 1-3 (Rare And Unreleased) 1961-1991”

E anche per oggi abbiamo terminato.

Vi ricordo che sul sito di Radio Nova sono presenti i podcast di questa e delle puntate precedenti di Rock Time, se volete riascoltarle o le avete perse.

Un saluto da Lorenzo Comastri, vi ricordo l’appuntamento a domenica prossima, che il rock sia sempre con voi!

LC


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