Tinsley Ellis:Devil May Care
19 Marzo 2022
In questi ultimi due anni la Pandemia ha creato solo devastazione. Le interrelazioni sociali ed economiche praticamente nulle. La musica una vittima eccellente designata. Un numero smisurato di professionalità in difficoltà senza la certezza di una ripresa immediata.
Ma l’estro,l a creatività, la passione e la forza di volontà sono come una dose Booster per resistere. Mi viene in mente una frase di Seneca: E’ durante la tempesta che conosciamo il navigatore. Sono sicuro che questo sarà l’anno della ripartenza. Alcuni lavori cominciano a girare. Un buon viatico per la ripresa.
Un esempio? Tinsley Ellis. Pare che il noto chitarrista, proveniente dalla Georgia e cresciuto nel Sud della Florida, abbia messo in cascina più di duecento pezzi durante il lockdown. Perdindirindina!!!Un lavoro lungo ed impegnativo che ha portato alla luce Devil May Care. Esattamente il 21 Gennaio 2022.
Tinsley Ellis ha cominciato ad avvicinarsi al Blues nel periodo della British Invasion. Yardbirds, Cream e Animals i primi ascolti di gioventù. Gruppi storici che lo hanno spinto ad avvicinarsi alla chitarra. La sua naturale abilità gli consentì di crescere ed affinare velocemente la sua tecnica. Durante il periodo della sua adolescenza si avvicina ai grandi chitarristi del momento.
La storia racconta che nel 1972, insieme ad un amico, andarono a vedere un concerto di B.B.King. Tinsley era completamente estasiato. Durante l’esibizione King ruppe una corda della sua chitarra. Dopo il cambio fulminio consegna la corda spezzata a quel giovane seduto in prima fila. Un segno del destino? Sicuramente. Ellis conserva ancora e gelosamente quel cimelio.
Oggi è uno dei musicisti più noti nel panorama Blues e Rock Blues. Una discografia di tutto rispetto e collaborazioni di alto livello. Con Devil May Care Tinsley Ellis conferma la levatura della sua carriera come solista cominciata nel 1988.Un disco nato con una importante caratteristica. Essere suonato dal vivo. In questo è un maestro, un indomabile performer.
One Less Reason apre le danze. Un trascinante Southern Rock con la chitarra protagonista.
Un indizio esplicito su cosa saranno le tracce successive. Dieci brani originali che evidenziano la grande esperienza e la versatilità di questo artista.Niente è precluso. Juju esalta il suono della chitarra slide con le tastiere a seguire come un segugio.In Don’t Bury Our Love e Slow Train To Hell Ellis spreme la sua chitarra come solo lui sa fare . Una caratteristica che gli permette, da sempre, di avere suoni nuovi e coinvolgenti. Devil May Care è un lavoro meditato e studiato scrupolosamente. Ellis è un musicista da non sottovalutare .Ha lavorato con Stevie Ray Vaughan, Willie Dixon, Otis Rush ed Albert Collins ,solo per citarne alcuni. Titani dai quali sicuramente ha appreso molto. E si sente. Comporre dei buoni pezzi è una sua prerogativa. Quando lo fa in terreno per lui fertile come il Blues possiamo stare tranquilli.