Giulio Pedota e Antonio Sanchirico: STOP
27 Maggio 2021
Il brano “STOP” di Giulio Pedota e Antonio Sanchirico, è un urlo di speranza per il presente e il futuro del nostro Mondo, una voce graffiata dalla libertà celata dietro una convivenza pacifica con la natura.
Un artigliarsi alla verace posizione dell’uomo, in rapporto agli eventi naturalistici e sociali, un sentiero che porta via l’essere umano, dal disordine di un falso progresso, rievocando nella sua mente, la grandezza della semplicità dignitosa e solenne,
offerta dal nostro Mondo e dalle sue sfaccettature.
Nel testo, si concede all’essere umano, un autorimprovero, per il mancato rispetto al suo
contorno, per il suo autoflagellarsi, attraverso la spaesatezza e la mancata ricerca di una
serenità con se stesso.
Inoltre, si mette in risalto, un momento storico, in cui gli inquinamenti globali, risucchiano l’uomo e la natura, in un vortice sfrenato e senza fondo, sino ad arrivare ad uno slogan disperato ma al contempo ambizioso, nel ritornello.
L’essere umano, nel brano, ha l’onore di concedersi un dibattito con la Terra, volando con le ali dell’utopia, su un sogno di rinnovamento, dai forti tratti realisti, con l’auspicio di crederci per davvero, in un Mondo migliore.
Conclude il brano, l’evoluzione, realizzabile, di un’immensa armonia, tra colori e sfumatu re della natura, attraverso un messaggio veicolare globallizzato.
Un’invito ad essere un po’ sentinelle del Pianeta.
Un testo forte, unito a delle sonorità rock, passante per i graffi delle sei corde, come
metamorfosi delle tante grida umane, e una traversata carica di autoconvinzione veicolata da assoli di chitarra e moog, per una visone della celebrata e sperata armonia globale.
Un invito energico, ad urlare tutti insieme, con le mani al cielo, in un mondiale abbraccio di sguardi: “STOP”!!!