Let it rock 88: Give a man a home (and good rock music). FILE ASCOLTABILI
20 Settembre 2015
Benvenuti alla puntata n.88 di Let it rock!
Dopo la pausa estiva riprendiamo l’appuntamento settimanale con il rock su Radionova.
Per ‘celebrare’ il ritorno degnamente, ho selezionato una serie di classici e gioiellini poco conosciuti.
Partiamo alla grande con una splendida versione di “Stray Cat Blues” registrata alla Roundhouse di Londa nel 1971, e contenuta nel cofanetto celebrativo di Sticky Fingers uscito qualche mese fa.
A ruota arrivano i Doors con la cover di un classico blues di Willie Dixon, “Back door man”, e i Jethro Tull con “Cross-eyed Mary”, secondo pezzo di Aqualung.
La prima parte prosegue con i Clash e “Somebody got murdered”, brano proveniente dal triplo LP “Sandinista”, quarto album del gruppo Londinese, quindi tocca a Graham Parker con un estratto da uno dei suoi migliori lavori, “Squeezing out sparks”, ovvero “Discovering Japan”.
Chiudiamo al meglio la prima parte con “Innocent when you dream” di Tom Waits.
La seconda parte inizia con la versione live di “Give a man a home” registrata all’Apollo Theater di Harlem da Ben Harper accompagnato dai grandissimi Blind Boys of Alabama.
“Pale blue eyes” è uno dei gioielli del terzo omonimo album dei Velvet Underground, uscito nel 1069, mentre “Girl, you’ll be a woman soon” è uno dei cavalli di battaglia di Neil Diamond, e forse è meglio conosciuta nella versione degli Urge Overkill che accompagna il ballo di Uma Thurman in “Pulp fiction”.
“Go your own way” è uno dei numerosi gioielli di cui è cosparso il bellissimo “Rumours”, senza dubbio uno dei più grandi album “pop” della storia, e uno dei più venduti con oltre 40 milioni di copie.
Il soul non manca mai a Let it rock e questa volta è rappresentato da due dei più grandi autori e cantanti soul degli anni 70, Bobby Womack con “Harry hippie”, che non è però stata scritta da lui ma da Jim Ford, e Bill Withers con “Better off dead”, la storia di un alcolizzato che viene lasciato dalla moglie che si prende anche i figli e decide di farla finita con un colpo di pistola, che si ode chiaramente alla fine della canzone.
Bruce Cockburn ci racconda di come ci si senta soli senza il proprio amore nella notte più fredda dell’anno, e per concludere Tori Amos ci parla delle “Cornflake girls”, cioè, come spiegato dalla stessa Tori, delle ragazze che nonostante ci siano molto vicine possono ferirci profondamente col proprio comportamento.
Come sempre spero abbiate apprezzato la selezione, e vi aspetto per ancora tanto tanto rock la prossima settimana.
Playlist:
Rolling Stones – Stray cat blues (Live @ The Roundhouse)
The Clash – Somebody got murdered
Graham Parker – Discovering Japan
Tom Waits – Innocent when you dream (Barroom version)
Ben Harper & The Blind Boys of Alabama – Give a man a home (live At The Apollo)
Velvet Underground – Pale blue eyes
Neil Diamond – Girl, you’ll be a woman soon
Fleetwood Mac – Go your own way
Bill Withers – Better off dead
Bruce Cockburn – The coldest night of the year