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“Il sandalino rosa. Una bambina per non dimenticare” è un e-book che ha il sogno di diventare un libro.
Un e-book è un libro virtuale, che si può leggere solo con un mezzo elettronico, in questo caso lo si vuol far diventare un libro reale, la vendita del libro on line, infatti, andrà a finanziare la stampa del libro cartaceo con uno scopo preciso: che esso sia regalato ai bambini delle scuole.
Ma andiamo con ordine.
Barbara Baroncini, di Castelnovo ne Monti, ha da sempre “qualcosa” che la lega ai ricordi della guerra, alle storie raccontate dai nonni, dai conoscenti, “qualcosa” che è una sorta di malessere, di mal vissuto, e crede di risolvere una volta per tutte questo suo insoluto facendo un viaggio ad Auschwitz, e visitando il campo di concentramento col figlio di 8 anni.
Proprio lì s’imbatte in una pila di scarpe da cui spicca un sandalino rosa, la porta che pensava di poter chiudere per sempre si rivela un portone immenso, che questo sandalino gli spalanca di fronte. Da quel momento non riesce a trattenere la sua voglia di raccontare e far conoscere queste storie, consapevole che ormai si è scritto tutto e di tutto e che lei non è né si sente una scrittrice, ma la necessità incombe.
Iniziano le ricerche, si documenta, parla, chiede, intervista e alla fine ne esce un libro che racconta la storia di due bambine con lo stesso nome, Matilda, protagoniste di due storie che vogliono essere una guida per non dimenticare quanto accaduto a tantissimi bambini durante la Seconda Guerra Mondiale: il ghetto, i campi di sterminio, ma anche gli eccidi e le rappresaglie. I due racconti, romanzati, sono racchiusi in alcuni approfondimenti su fatti storici realmente accaduti. Un libro per la memoria è disponibile nelle librerie online, volutamente pubblicato per il giorno della memoria 2015.
“L’incontro con quel sandalino – racconta Barbara – mi ha fatto pensare alla bambina ma anche alla madre, a quante madri hanno sofferto e cosa hanno dovuto patire. Mi sono sentita quelle madri, e queste storie mi hanno invaso il cuore. Per questo voglio regalare il libro ai bambini, occorre ricordare le atrocità della guerra e crescere generazioni di persone consapevoli che in guerra si perde tutti e tutto, e non c’è mai un vincitore. La vendita del libro on line serve per finanziare la stampa cartacea e la distribuzione alle scuole, che mi auguro possa avvenire il “Giorno della Memoria” che è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Da questo progetto non voglio guadagnare nulla, se non la consapevolezza di aver fatto qualcosa per ricordare con le mie storie di fantasia le storie quelle purtroppo reali di troppe persone fra cui madri e figlie”.
Tratto da Tuttomontagna del mese di Aprile 2014