Pacco a sorpresa / Nello spazio “15 minuti con” ospite Emanuele Ferrari
14 Marzo 2012
Mercoledì ore 17 in diretta, venerdì ore 10 e domenica ore 15 replica
Seconda parte 15 minuti con Emanuele Ferrari
“15 minuti con”: Emanuele Ferrari
Insegnante e scrittore, vive da sempre a Casina. Dal 2004 collabora con la direzione artistica del Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, del quale ora è amministratore unico. Ha scritto adattamenti e drammaturgie (Passaggi, per Etoile–Centro teatrale europeo, e Hai paura del lupo? – tratto da un testo per ragazzi di Daniel Pennac). Ha pubblicato racconti per alcune mostre e cataloghi della pittrice Carla Bedini, per il fotografo di paesaggio James Bragazzi, per Oleg Riabow di S. Pietroburgo. Ha collaborato con il compositore Armando Saielli e gli allievi dell’Istituto diocesano di musica e liturgia di Reggio Emilia. Ha partecipato al Festival letteratura di Mantova in un progetto di riscritture salgariane, con un racconto dedicato a Jolanda la figlia del Corsaro Nero, contenuto nell’antologia Sangue corsaro nelle vene. A luglio del 2008 è uscito, per le edizioni AbaoAqu, il suo primo: Un posto dove guardare.
New York: un parco realizzato sottoterra
Un’area verde da realizzare nel sottosuolo della Grande Mela, con tanto di tecnologia per fare arrivare la luce del sole
Un progetto di riqualificazione degli spazi, oltre che di ampliamento delle aree verdi di una città altamente urbanizzata. Siamo a Manhattan, una delle più grandi metropoli del mondo dove è stato presentato un piano che prevede la creazione di un parco da realizzare a svariati metri di profondità. Già nell’estate del 2009 la Grande Mela aveva dato il benvenuto alla High Line, una vecchia linea ferroviaria sopraelevata, trasformata in un parco a due piani da terra. Ora è la volta del Delancey Underground, che è il nome dell’ex terminal della metropolitana sul quale sorgerà la prima area verde realizzata totalmente sottoterra. I lavori dovrebbero iniziare a breve, si partirà prima con la realizzazione di una miniatura, per mostrare le potenzialità e il valore del progetto che è uno dei primi esempi di agritettura (agricoltura + architettura) per poi passare all’effettiva costruzione del parco. La perplessità più grande resta quella legata alla mancanza del sole. Poco importa, un sistema di cavi in fibra ottica consentirà il passaggio della luce necessaria per la fotosintesi filtrando al contempo i raggi UV e permettendo di evitare la comparsa dei danni causati dalle scottature sulla pelle. Pare, dunque, che a riguardo non ci dovrebbero essere problemi, ma permetteteci di avere dei dubbi. Che fine farà il piacere di poter passeggiare sull’erba godendosi un po’ di sole e un fresco vento primaverile?