Rock Time del 10 Settembre 2023
10 Settembre 2023
Artista | Titolo | Album | Anno |
Robbie Robertson | Golden Feather | Music For The Native Americans | 1994 |
Paul Simon | You Can Call Me Al | Graceland | 1986 |
Dwight Yoakam | North To Alaska | Under The Covers | 1997 |
Bob Seger & The Silver Bullet Band | American Storm | Like A Rock | 1986 |
Energy Orchard | Coming Through | Shinola | 1993 |
Green On Red | Keith Can’t Read | Here Come The Snakes | 1989 |
Steve Earle | Ain’t Ever Satisfied (live) | Shut Up And Die Like An Aviator | 1991 |
Jimmy Thackery & John Mooney | Take Time | Sideways In Paradise | 1993 |
Greg Trooper | Hanna’s Dreams | Noises In The Hallway | 1996 |
Blue Mountain | Black Is The Color Of My True Love’s Hair | Roots | 1991 |
Walkabouts | Long Drive In A Slow Machine | Travels In The Dustland | 2011 |
Gram Parsons | Love Hurts | Grievous Angel | 1974 |
Benvenuti a Rock Time!
La puntata di oggi si apre con un doveroso omaggio al grande Robbie Robertson, morto il 9 Agosto scorso all’età di 80 anni.
Per dimostrare l’importanza di Robertson basterebbe citare Bob Dylan, uno che non si spreca certo in commenti: “la sua dipartita lascia un vuoto nel mondo”.
Oppure ricordare The Last Waltz, il primo grande rock movie della storia, la registrazione dell’ultimo concerto della Band (così, senza nome, solo ‘la banda’) diretto da Martin Scorsese, con la partecipazione di tutti i più grandi nomi dell’epoca.
Del nucleo originale della Band rimane in vita ormai il solo Garth Hudson.
Robertson aveva origini Indiane, sua madre era di etnia Mohawk, e nel 1994 ha pubblicato ‘Music for The Native Americans”, una collezioni di canzoni che accompagnava un documentario sui Nativi Americani, da cui vi propongo “Golden Feather”
“Graceland” è stato uno dei maggiori successi di Paul Simon, e uno di quegli album che si definiscono ‘spartiacque’. Uscito nel 1986, la sua fusione di ritmi rock e polifonie Africane, la collaborazione con gruppi come Ladysmith Black Mambazo, rende “Graceland” uno dei più alti esempi di contaminazione del rock con la cosiddetta world music.
“North to Alaska” è un brano folk di Johnny Horton, inciso per la colonna sonora del film omonimo, uscito in Italia con titolo “Pugni, pupe e pepite” (sic). Dwight Yoakam ha ripreso fedelmente la canzone nel suo album “Under the covers”, composto come dice il titolo solo da covers di altri artisti.
“American Storm” è un tipico pezzo di Bob Seger & The Silver Bullet Band, il migliore sicuramente dell’album “Like a Rock” del 1986.
“Comin’ Trough” è il brano di apertura di “Shinola”, per me il miglior disco degli Energy Orchard, band Nord Irlandese guidata dal cantante Bap Kennedy, fratello del Brian Kennedy che per diversi anni ha fatto parte della band di Van Morrison.
I Green On Red fanno la prima apparizione a Rock Time con un estratto da “Here come the snakes” del 1989, momento in cui la band si era ormai ridotta a duo. Prodotto da Jim Dickinson e Joe Hardy, “Here come the snakes” è stato votato da The Times come miglior album del 1989.
Anche Steve Earle compare nella scaletta di Rock Time per la prima volta oggi, e molti altri che ancora non ho inserito arriveranno nelle prossime settimane.
“Shut up and die like an aviator” deve il titolo alla citazione di una espressione militare, riportata da Tom Wolfe nel suo “The Right Stuff” del 1979, il cui significato è, più o meno, che quando in guerra si è in una situazione senza via d’uscita si deve tacere e morire con onore.
“Take Time (to know her)” è la cover di un famoso brano di Percy Sledge rifatto in versione quasi blues, solo voce e chitarra da Jimmy Thackery e John Mooney.
Greg Trooper è stato un cantautore molto apprezzato dallo stesso Steve Earle, e anche da Garry W. Tallent, bassista della E Street Band, che ha prodotto “Noises in The Hallway”, il suo terzo album del 1996.
“Black is the colour of my true love’s hair” è una canzone tradizionale Americana di origine Scozzese, ne esistono moltissime versioni, con testi diversi, a volte riferiti a personaggi femminili a volte maschili
La versione elettrica dei Blue Mountain si rifà al testo del folksinger John Jacob Niles, composto tra il 1916 e il 1921.
Ritornano a Rock Time i Walkabouts, che abbiamo già ascoltato nella seconda puntata, con un estratto da “Travels in the dustland” del 2011.
La chiusura della puntata di oggi spetta ad un classico del country, “Love hurts” di Gram Parsons e Emmylou Harris. Anche questa è una cover, l’originale è degli Everly Brothers del 1960.
Vi ricordo che sul sito di Radio Nova sono presenti i podcast di questa e delle puntate precedenti di Rock Time, se volete riascoltarle o le avete perse.
Questa è l’ultima puntata di Rock Time in onda la domenica, dalla prossima puntata il programma andrà in onda mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 16, e in replica sabato alla stessa ora.
Un saluto da Lorenzo Comastri, appuntamento quindi a mercoledì, che il rock sia sempre con voi!
LC
la citazione cinematografica proviene da ‘North To Alaska’ (1960)