Rock Time del 04 Giugno 2023
1 Giugno 2023
Playlist:
Artista | Titolo | Album | Anno |
Eva Cassidy | Nightbird (live) | Nightbird | 2015 |
Anais Mitchell | Wedding Song | Hadestown | 2010 |
Drams | Truth Lies Low | Jubilee Dive | 2006 |
Mary Gauthier | Our Lady Of The Shooting Stars | Drag Queens In Limousines | 2001 |
Peter Wolf | A Lot Of Good Ones Gone | Sleepless | 2002 |
Ry Cooder | All Shook Up | Get Rhythm | 1987 |
Paul Weller | Sunflower (live) | At The BBC | 2008 |
Richard Thompson with Mary Black And Dolores Keane | Dimming Of The Day | Bringing It All Back Home | 1990 |
Sixteen Horsepower | Outlaw Song | Folklore | 2002 |
Quicksilver Messenger Service | Pride Of Man | Quicksilver Messenger Service | 1968 |
Little Steven & The Disciples Of Soul | I’ve Been Waiting | Men Without Women | 1982 |
Billy Bragg | She’s Got A New Spell | Workers Playtime | 1988 |
Cat Stevens | Father And Son | Tea For The Tillerman | 1970 |
Benvenuti a Rock Time!
La copertina della puntata di oggi è per Eva Cassidy.
Eva Cassidy è stata una cantautrice e musicista statunitense nata il 2 febbraio 1963 a Washington, D.C. e deceduta il 2 novembre 1996 a soli 33 anni, a causa di un melanoma
Nonostante la sua innegabile abilità musicale, Eva Cassidy non ha mai ottenuto un grande successo commerciale durante la sua vita. Ha suonato prevalentemente nei locali della sua città natale, guadagnandosi una piccola ma fedele base di fan. Tuttavia, la sua carriera ha avuto un’improvvisa svolta dopo la sua morte, con la pubblicazione nel 1996 del Live At Blues Alley, che nel 2015 è stato ripubblicato in versione completa col titolo ‘Nightbird’.
Doug McLeod, l’autore della canzone “Nightbird”, ha dichiarato tempo fa che dopo aver ascoltato la versione di Eva Cassidy non ha più cantato questa canzone, perché ormai quella di Eva era diventata la versione definitiva, insuperabile.
Anais Mitchell ha pubblicato nel 2011 l’album Hadestown, come rielaborazione del mito di Orfeo e Euridice ambientato nell’America moderna. Nel 2016 è stato tratto dall’album un musical teatrale che è stato presentato anche a Londra e a Broadway.
I Drams, nati dallo scioglimento degli Slobberbone, hanno pubblicato un solo disco, Jubilee Dive, nel 2011, che aveva lasciato presagire un futuro migliore per la band. Truth lies low è il pezzo di apertura di questo disco, dal classico suono blue-collar rock.
Mary Gauthier ha avuto una vita decisamente alternativa. Nata nel 1962, ha trascorso i suoi primi anni in un orfanotrofio e successivamente è stata adottata da una famiglia di Baton Rouge, Louisiana. Ha affrontato una serie di difficoltà personali, tra cui la lotta contro la dipendenza da droghe e alcol, prima di scoprire, piuttosto tardi, la sua passione per la musica.
“Drag queens and limousines” è il suo secondo album, ed è quello che l’ha fatta conoscere al pubblico e alla critica, grazie ad un mix di country, blues e folk accompagnato da testi introspettivi che affrontano temi come la solitudine, la perdita, la dipendenza e la ricerca del significato della vita.
Peter Wolf è stato per anni cantante della J.Geils Band, gruppo che si faceva valere soprattutto dal vivo, ottimi infatti i live “Full house” e “Blow your face out”.
Peter, nota a margine, è stato sposato per 4 anni, fino al 1978, con Faye Dunaway.
“Sleepless” è uscito nel 2002 e annovera collaborazioni con Mick Jagger, Keith Richards e Steve Earle.
Dopo qualche settimana torna a trovarci anche Ry Cooder, con la cover di “All shook up”, con la voce solista di Larry Blackmon dei Cameo, e la sua inconfondibile chitarra.
Paul Weller invece arriva a Rock time per la prima volta oggi, ma sicuramente tornerà nel futuro.
“Sunflower” è contenuta nell’album “Wild Wood” del 1993, ma io vi faccio ascoltare una versione live registrata nel 1996 a Finsbury Park e proveniente dall’album “Paul Weller At The BBC”.
“Bringing it all back home” è il titolo, preso ovviamente dall’omonimo album di Bob Dylan, di uno special TV dedicato all’influenza che ha avuto la musica Irlandese sulla musica popolare Americana, e viceversa.
E’ andato in onda per la prima volta alla BBC nel 1990, e dall’album che raccoglie 37 delle canzoni eseguite nelle 4 puntate della serie, vi faccio ascoltare una bella versione di “Dimming of the day” di Richard Thompson, accompagnato per l’occasione da altre due icone della musica Irlandese, Mary Black e Dolores Keane.
Il titolo del primo album dei nostri Modena City Ramblers, è chiaramente un omaggio a questo programma.
Dall’Irlanda attraverso l’America arriviamo anche in Ungheria, Outlaw song dei 16 Horsepower è infatti la rielaborazione di una antica folk song Ungherese, “Betyárnòta.
“Pride of Man” è una canzone di Hamilton Camp che ha avuto numerose covers, ricordo quelle di Gordon Lightfoot e di Gram Parsons, oggi vi faccio ascoltare la versione ‘acida’ dei Quicksilver Messenger Service di Dino Valenti e John Cipollina.
Steve Van Zandt ha alternato negli ultimi 40 anni la carriera solista con i Disciples Of Soul a quella di best sideman di Bruce Springsteen nella E Street Band, a quella di attore soprattutto nella mia serie tv preferita di sempre, The Sopranos, ma anche in LillyHammer, da cui ascoltiamo l’incontro di “Giovanni Henriksen” con il capo della polizia di Lillehammer, Leila Hovland.
Tornando alla musica, “I’ve been waiting” è uno dei pezzi migliori del primo album di Van Zandt con i Disciples Of Soul, “Men without women”, che non esito a definire uno dei migliori album degli anni 80.
“She’s got a new spell” apre “Workers playtime”, terzo album di Billy Bragg uscito nel 1988.
La puntata si chiude con la famosissima “Father and Son” di Cat Stevens, primo esempio di dialogo tra padre e figlio che si conclude con la volontà del figlio di prendere in mano la propria vita, ripreso poi da moltissimi altri artisti, ricordo solo “Independence day” di Springsteen visto che l’ho citato prima.
Vi ricordo che sul sito di Radio Nova sono presenti i podcast di tutte le puntate di Rock Time, se volete riascoltarle o le avete perse.
Un saluto da Lorenzo Comastri, vi ricordo l’appuntamento a domenica prossima e chiudo col classico augurio: che il rock sia sempre con voi!
LC
La citazione proviene dalla prima puntata della serie tv “LillyHammer”.