Rock Time del 28 Maggio 2023
29 Maggio 2023
Playlist:
Artista | Titolo | Album | Anno |
Mother Station | Put The Blame On Me | Brand New Bag | 1994 |
Black Crowes | Remedy | The Southern Harmony And Musical Companion | 1992 |
Sadler Vaden | Next To You | Anybody Out There | 2020 |
Dirty Knobs | Wreckless Abandon | Wreckless Abandon | 2021 |
Bad Company | Can’t Get Enough | Bad Company | 1974 |
Widespread Panic | Hope In A Hopeless World (live) | I’ll Take You There: An All-Star Concert Celebration | 2017 |
Go To Blazes | Follow Me Down | Anytime…Anywhere | 1994 |
Bryan Adams | The Only One | Cuts Like A Knife | 1983 |
Badfinger | Baby Blue | Straight Up | 1971 |
Jason Isbell | Go It Alone | Here We Rest | 2011 |
Golden Palominos | Diamond | Blast Of Silence | 1986 |
Lucinda Williams | Seeing Black | Blessed | 2011 |
Benvenuti a Rock Time!
“Put The Blame On Me” è stato il primo singolo estratto dall’unico album delle Mother Station, “Brand New Bag”, uscito nel 1994. Album per me stupendo, purtroppo nonostante il singolo abbia avuto all’epoca un buon successo su MTV, l’album non ha avuto la stessa sorte.
Il suono tipicamente rock/r&b, ispirato ai Faces e agli Stones, era forse troppo fuori dal tempo per l’epoca, i primi anni 90.
Ma se vi piacciono i gruppi che ho appena citato, e volete ascoltare una voce femminile, Susan Marshall, che non ha nulla da invidiare a Janis Joplin, date una possibilità a questo misconosciuto gioiello.
Il sound di “Brand New Bag” è senz’altro paragonabile a quello di uno dei capolavori dei Black Crowes, “The Southern Harmony And Musical Companion”, uscito solo due anni prima.
“Remedy” è uno dei pezzi più noti di questo grande disco.
Il chitarrrista e cantante Sadler Vaden, dopo aver militato nei Drivin’n’Cryin di Kevn Kinney, dal 2013 fa parte dei 400 Unit, la band che accompagna Jason Isbell.
“Next To You” proviene dal suo secondo album solista “Anybody Out There” del 2020.
Lo stesso Jason Isbell, insieme ai 400 Unit, fa parte della puntata con “Go It Alone”, tratto da “Here We Rest” del 2011.
Isbell è senza dubbio uno dei migliori cantautori Americani degli anni 2000, la sua carriera solista inizia nel 2007, dopo aver fatto parte per alcuni anni dei Drive-By Truckers, per i quali ha scritto alcune delle sue canzoni più belle.
I Dirty Knobs sono stati fondati dall’ex chitarrista degli Heartbreakers di Tom Petty, Mike Campbell, che è stato anche coautore di numerose canzoni del gruppo.
Dopo la morte del leader Tom Petty, Campbell ha formato i Dirty Knobs che hanno esordito nel 2020 con “Wreckless Abandon”, un disco che pur non arrivando ai livelli dei dischi di Petty, che aveva una classe compositiva di altro livello, si lascia ascoltare con piacere.
I Bad Company sono un gruppo storico del rock/blues Inglese degli anni 70, nati dalle ceneri dei Free, e caratterizzati dalla potente voce di Paul Rodgers, che ha anche sostituito Freddie Mercury in due tour dei Queen dei primi anni 2000.
I Widespread Panic sono una delle Jam bands più note negli USA, “Hope in a hopeless world” è un brano del decano degli Staple Singers, Pops Staples, registrato durante il concerto celebrativo della carriera della immensa Mavis Staples.
I Go To Blazes sono stati uno dei gruppi che ha portato avanti con onore e passione il suono rock delle origini tra la metà degli anni 80 e la metà degli anni 90, periodo storicamente poco fortunato per questo tipo di sound.
Bryan Adams è (stato) una superstar della musica mondiale, ma i suoi dischi migliori per me sono “Cuts like a knife” del 1983, da cui è tratta “The Only One”, e “Reckless” del 1984.
I Badfinger sono originari del Galles. Il loro power-pop ha avuto il massimo successo tra la fine dei ’60 e i primi ’70.
“Baby blue” ha poi avuto un ritorno di popolarità dopo che il creatore di “Breaking Bad” Vince Gilligan ha deciso di metterla come sottofondo alla scena finale della serie, giocando sul colore blu della metamfetamina prodotta da Walter White/Heisenberg.
Dei Golden Palominos ho scritto qualche settimana fa, anche “Diamond” come “I am the one” è tratto da “Blast of Silence”.
L’ultima canzone di oggi è della mia cantautrice Americana preferita, Lucinda Williams, e proviene dall’album “Blessed” . Seeing black è un omaggio in forma di sfogo rabbioso a Vic Chesnutt, cantautore che si era suicidato nel 2009.
Con la speranza che anche questa playlist vi sia piaciuta, vi ricordo che sul sito di Radio Nova sono presenti i podcast di tutte le puntate di Rock Time, se volete riascoltarle o le avete perse.
Un saluto da Lorenzo Comastri, vi ricordo l’appuntamento a domenica prossima e chiudo col classico augurio: che il rock sia sempre con voi!
LC