Sisto, con “Cara” descrive la sindrome dell’abbandono
25 Luglio 2022
Fuori “Cara”, terzo singolo di Sisto che anticipa l’EP d’esordio dell’artista di origini marchigiane capace di miscelare indie-pop, soul e synthwave. Il brano descrive un sentimento particolare, una fattispecie d’ansia che prende il nome di sindrome dell’abbandono, cioè il timore di rimanere soli.
“Come diceva Battisti tutto deriva dalla paura di innamorarsi troppo per cui nella vita non è mai il caso di farsi grosse illusioni. A volte è bello però lasciarsi cullare dalla fanciullesca incoscienza e poter credere che certi momenti o certe storie possano durare per sempre, come le favole. Questa è Cara e questo è anche Sisto” – Sisto.
Sisto è un vecchio sound, è un amore già visto.
“Mi chiamo Giovanni, faccio di cognome Peretti e vengo dalle Marche. Papa Sisto V, faceva di cognome Peretti, Felice Peretti, e veniva dalle Marche. Ora non so se siamo parenti ma una cosa è certa, ora sono felice e sono anche Peretti, per questo motivo ho scelto Sisto. Vorrei portare il soul nell’indie italiano”.
Giovanni Peretti in arte Sisto è un cantautore marchigiano indie-soul di 29 anni. il suo percorso musicale e artistico inizia da piccolo con il corso bandistico del suo paese d’origine, qui impara a suonare il sax contralto e comincia ad ascoltare musica. Si appassiona alle sonorità del soul, blues e del funk.
Successivamente durante il periodo delle superiori e poi quello universitario, inizia a suonare la chitarra e il pianoforte apprendendo le basi da autodidatta.
Iniziano le prime band, i primi live e si avvicina alla musica dei cantautori italiani del passato. Le sue influenze risentono sia di artisti del passato come Sam Cooke, George Michael, Marvin Gaye, Simply Red, Barry White, Lucio Battisti, Vasco Rossi ma anche di oggi come Bruno Mars, Maroon 5, Cesare Cremonini, Tommaso Paradiso, Neffa, Frah Quintale.
Infine, si arriva ad oggi: Sisto è una miscela di sonorità che spaziano tra il soul più intenso e la lounge più sexy, fino ad arrivare alle ballate romantiche dei grandi cantautori italiani. Il sound elegante e la scrittura diretta di vicissitudini personali per le quali è molto semplice l’immedesimazione, rendono l’artista l’anello di congiunzione tra il soul e l’indie-pop.