Motown Soul Power di Fulvio D’ascola
14 Maggio 2022
Se si vuole commentare la musica, la prima cosa è la conoscenza.
La consapevolezza di interpretare la scrittura e trasformare, in racconto, quella parte che è rimasta nello spirito.
Questa rubrica senza delle letture sarebbe impersonale e precostruita. Ed è proprio di un libro che vi voglio parlare: Motown Soul Power di Fulvio D’Ascola.
Conosco Fulvio dal 1978, dai tempi dei nostri primi vagiti davanti al microfono di una radio locale di Reggio Calabria. I nostri incontri pomeridiani, presso un piccolo negozio di dischi della città, diventavano dei veri e propri seminari. Stevie Wonder, Marvin Gaye, Sam Cooke, Aretha Franklin erano solo una parte dei suoi racconti. Un educatore nato. Oggi è un Sociologo affermato e grande cultore della Black Music. Un esteta della formazione sociale, che riesce a trasferire ,ai suoi allievi, il pensiero dei grandi del Soul, rendendolo moderno ed attuale.
Furono gli immigrati di colore Nordamericani, a consegnare i primi canti legati a vari gruppi etnici. Anni di lotte che si trascinarono fino a quando le due culture non si unirono. Nacque così uno dei generi musicali più seguiti della scena mondiale.
Artefice di tutto questo: Berry Gordy e la sua Motown. Era il 1959. In Motown Soul Power D’ascola trascina il lettore nella civiltà Americana, un po’ malconcia, di quegli anni.
Mette in risalto la lungimiranza di un imprenditore insieme alla sua grande sensibilità musicale. Un grande sogno trasformato in realtà. L’impresa storica viene raccontata perfettamente e manda un messaggio ai giovani :non arrendersi mai e credere sempre nelle proprie idee. Fulvio esalta la forza prorompente e l’energia di quel suono, che ha avuto un impatto sociale unico . Un istant-book coinvolgente, che include anche brevi monografie degli artisti più importanti ed una timeline della storia della Motown. Etichetta discografica che ha strizzato l’occhio anche al Blues producendo alcuni album, di successo, per il grande Luther Allison.
Un percorso editoriale che passa attraverso la sociologia dei processi culturali, l’organizzazione aziendale ed analisi musicali. Il libro è una chiara testimonianza sul periodo d’oro della Motown, scritta con sintesi e raccontata con bellezza. La forza della musica dell’anima, che intere generazioni hanno ascoltato alla radio, ammirata al cinema ed immaginata leggendo. Fulvio praticamente non ha smesso mai di raccontare e raccontarsi. Lo dovrei definire un Afrocalabro…comu a mia.