Bob Corritore esce con Tell Me Bout It: intervista esclusiva di Gianfranco Piria
19 Febbraio 2022
Bob Corritore è uno dei più importanti armonicisti della scena Blues Internazionale.
In occasione dell’uscita di Tell Me Bout It, ci ha concesso questa intervista in esclusiva.
Un disco che raccoglie delle sessioni realizzate insieme a Louisiana Red tra il 2000 e il 2009. Al centro di questo album c’è il Blues. Tell Me Bout It è un lavoro efficace e coinvolgente. Il suono brillante dell’armonica di Corritore e la chitarra di Louisiana Red sprigionano una energia unica.
Red muore nel Febbraio del 2012. Dieci anni dopo Bob fa uscire questo disco imperdibile.
Ciao Bob, come stai?
Sto bene Gianfranco. Grazie per questa intervista.
Ci ritroviamo come l’anno scorso a parlare dei tuoi progetti. Come è stato il tuo 2021?
Nonostante tutte le paure e le restrizioni della pandemia, ho comunque superato l’anno con salute e produttività! A Maggio ho potuto pubblicare l’album Spider In My Stew e a settembre ho potuto riaprire il mio club The Rhythm Room dopo un anno e mezzo di chiusura per la pandemia.
Spider in my Stew è un lavoro che ha visto la presenza di nomi di rilievo del mondo Blues. Che tipo di rispondenze hai avuto in questi dieci mesi?
Sono orgoglioso di dire che l’album è andato molto bene. Numero uno nelle classifiche Living Blues Radio per due mesi consecutivi. E’ entrato nella Billboard Blues Charts, ha vinto un Radio Nova Blues Award ed è stato il numero uno nella NACC Chart (North American College and Community) Recentemente è stata annunciata la nomination Blues Music Awards nella categoria Traditional Blues Album.
Inoltre, le persone hanno molto apprezzato il design della copertina dell’album di Vince Ray e ho venduto molte magliette. Sono molto orgoglioso dell’album, come opera artistica e di tutti i fantastici musicisti che hanno partecipato e dato prestazioni straordinarie: Sugaray Rayford, Lurrie Bell, John Primer, Alabama Mike, Diunna Greenleaf, Francine Reed, Johnny Rawls, Oscar Wilson, Willie Buck, Bill & Shy Perry, Bob Stroger, Bob Margolin, Junior Watson, Kid Ramos, Johnny Main, Jimi “Primetime” Smith, LA Jones, Fred Kaplan, The Fremonts e molti altri!
Tu sei un maestro in questi progetti. Spider in My Stew a me è piaciuto molto. Ieri è uscito Tell Me Bout It, vecchie sessioni registrate tra il 2000 e il 2009 insieme al tuo grande amico. Raccontaci il personaggio Louisiana Red e di come è nata la vostra amicizia.
Ho visto per la prima volta Louisiana Red dal vivo al New Orleans Jazz & Heritage Festival del 1978. Red ha messo in scena una performance spettacolare che mi ha lasciato senza parole. Ma è stato solo pochi anni dopo che ho finalmente incontrato Louisiana Red. Era venuto a Chicago e si stava presentando a vari eventi Blues mentre era in città. Durante una manifestazione siamo stati chiamati sul palco per fare un sit-in improvvisato.
Li abbiamo imparato a conoscerci offrendo un potente spettacolo di mezz’ora! Nel settembre del 1981 mi sono trasferito da Chicago a Phoenix. Pensavo che sarei rimasto a Phoenix solo per un anno per poi tornare a Chicago, ma come ben sai alla fine ci sono rimasto. Dopo circa un mese, ho ricevuto, inaspettatamente, una chiamata da Red. Gli avevo dato il mio biglietto da visita di Chicago e lui ha chiamato quel numero e ha ottenuto il numero in Arizona.
Quando gli ho confermato che mi ero trasferito a Phoenix, mi ha detto che conosceva una signora in Città e che poteva andare a trovarla. Allora gli ho suggerito che avremmo potuto fare dei concerti insieme.
Un mese dopo ricevo una sua nuova telefonata che mi dice che era arrivato in città ed si trovava in compagnia della sua amica Eunice Davis. Non riuscivo davvero a crederci! Così abbiamo iniziato a prenotare dei concerti e fare dei progetti.
Dopo circa una settimana e mezza ricevo una telefonata da Eunice che mi dice “Vieni a prendere Red, l’ho appena buttato fuori di casa”. Arrivo e sul portico di casa c’era Red seduto con la sua chitarra , triste e senza un posto dove andare. Quindi l’ho portato con me. Abbiamo suonato insieme ogni giorno e lavorato nei club di Phoenix. Mi ha insegnato tanto sulla musica e sulla vita. Grazie a lui Phoenix divenne la mia Città lavorativa.
Poiché Red era orfano in giovane età, ha davvero apprezzato il fatto che gli avessi dato un posto in cui era sempre il benvenuto. Siamo diventati come una famiglia e siamo stati migliori amici per il resto della sua vita. Verso la fine del 1982 Red andò in tournée in Europa e conobbe sua moglie Dora in Germania!
Un vera storia Blues. Louisiana Red ha avuto una vita difficile e credo che nella sua musica c’è molto delle esperienze vissute. Un messaggio che ha sempre voluto trasmettere agli altri. Come definiresti il suo Blues?
Louisiana Red amava suonare il blues e ci metteva il cuore. Ha idolatrato i suoi eroi: Muddy Waters, Elmore James, Lightnin’ Hopkins, Robert Nighthawk, Arthur Big Boy Crudup, John Lee Hooker, Earl Hooker. Sapeva suonare tutto di tutti. Poteva anche comporre canzoni,al momento, su qualunque cosa avesse in mente. Il suo blues parlava spesso di esperienze passate molto personali e includeva riferimenti a nomi e luoghi, tristezze e rimpianti! Era affascinante e intenso, puro e reale.
Un grande veramente. Ho avuto modo di ascoltare in anteprima Tell Me Bout It. Veramente un bel lavoro. Perché non ci dai qualche informazione in merito?
Una volta che Red si è trasferito in Germania, sono passati molti anni prima che tornasse negli Stati Uniti per un tour. Penso che Red abbia dovuto allontanarsi per poi farsi apprezzare di più negli USA. Red era molto più apprezzato in Europa in quegli anni. Le cose col tempo cambiarono, c’era una maggiore richiesta per il Blues di Louisiana Red. Tutto ciò gli ha permesso di tornare negli Stati Uniti per un mese all’anno. Red saltava sempre l’ultima settimana del tour per venire in Arizona dove suonavamo un paio di sere alla Rhythm Room. Inoltre è stato co-conduttore nel mio programma radiofonico della Domenica. A partire dal 2000 e fino al 2009 abbiamo iniziato a vederci quasi ogni anno. Da queste sessioni che nasce l’album. Ho anche potuto prendere in prestito una traccia dall’album Back To The Black Bayou della Bluestown Records, grazie a Little Victor e Jostein Forsberg. Quando stavo mettendo insieme questa compilation, ho esaminato tutte le sessioni e ho scelto quelle che sentivo fossero più interessanti. Red cantava con incredibile intensità e vulnerabilità, coinvolgendo me e la band. Alla fine tutto è stato messo insieme e questi momenti magici sono stati esaminati e registrati. Spero che gli ascoltatori provino le stesse emozioni che abbiamo provato noi quando eravamo in studio.
Finalmente sei riuscito a ripartire con il tuo locale la Rhythm Room. Come sta andando?
Sono stato davvero felice di poter riaprire il club in tempo per celebrare il nostro 30° anniversario. Ma subito dopo aver aperto la variante Omicron ha creato ulteriori problemi. Abbiamo avuto numerose cancellazioni e rinvii da parte di artisti che si ammalavano e per la paura generale dell’esposizione. Speriamo di essere in grado di superare questi tempi difficili. Ho prenotato molti spettacoli fantastici, ma la partecipazione complessiva è diminuita perché le persone hanno ancora paura. Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui la pandemia sarà finalmente alle nostre spalle. La Rhythm Room ha definito il mio stile di vita negli ultimi tre decenni.
Te lo auguro di cuore.Anche se ne parleremo al momento, ci vuoi dare qualche accenno sul disco che uscirà a Marzo?
Il 4 marzo VizzTone Label Group pubblicherà un altro CD della mia serie Vaults, Bob Corritore & Friends/Down Home Blues Revue. Questo album presenta esuberanti esibizioni di Honeyboy Edwards, T-Model Ford, Henry Townsend, Big Jack Johnson, Robert “Bilbo” Walker, Smokey Wilson, Tomcat Courtney, Dave Riley, Pecan Porter e Al Garrett.Una meravigliosa collezione.
Vecchia scuola Blues del sud registrata in numerose sessioni tra il 1995 e il 2012.
Staremo tutti in trepida attesa. Chiedere in chiusura quali sono i programmi per il futuro è quasi un obbligo.Io ti chiedo invece: Quando ti vedremo in Italia?
Ho molti programmi per quest’anno: Bob Margolin ed io stiamo lavorando a un album di duetti acustici.
Suonerò su due numeri di The Lockdown Sessions Volume II con alcuni brillanti musicisti europei tra cui Kai Strauss e Bonita Niessen.
Ho un nuovo CD di Bob Corritore & Friends di materiale appena registrato chiamato “You Shocked Me” con molti ospiti speciali! Maggiori informazioni su questo entro la fine dell’anno. Quindi l’anno prossimo ho intenzione di pubblicare tre o più album di materiale più vecchio sulla serie Vaults!
Per quanto riguarda il tour, la cosa sta riprendendo e il 7 e 10 Settembre John Primer ed io saremo in Italia per esibirci a Roma e Milano!
E noi ci saremo. Grazie Bob per la tua grande disponibilità e per il tempo che mi hai concesso. Un abbraccio.
Sempre un piacere parlare con te Gianfranco! Grazie per la tua gentilezza e supporto.