Esce il 28 ottobre per TheOrchard, Common Grounds, il primo EP del trio IN JUNE.
22 Ottobre 2021
Esce il 28 ottobre per TheOrchard, Common Grounds, il primo EP del trio IN JUNE. Anticipato dalle uscite di Manhole e Thread: due singoli che hanno fatto conoscere il progetto nella sua veste più intima e introspettiva.
In questo primo EP degli IN JUNE, c’è tutta la loro identità: un viaggio nei sentimenti umani, nei traumi che vanno superati e a cui bisogna trovare il modo di sopravvivere. Mescolando rock alternativo inglese alle atmosfere nordeuropee ricche di riverberi e profondità tipicamente downtempo.
Il timbro potente della voce di Daniela è sostenuto da testi evocativi, chitarre e bassi saturi e suoni di batteria ad alte dinamiche.
I common grounds sono luoghi confortevoli, porti sicuri, in cui tornare nei momenti bui. Rotte comuni di chi ha attraversato le stesse difficoltà e in qualche modo ci si riconosce.
Common Grounds è lo sfogo di un’anima, un rito terapeutico per esorcizzare attraverso la musica sentimenti e umori a cui normalmente non si riesce dare voce.
In un certo senso questo EP, oltre ad essere una sorta di mappa della geografia umana degli IN JUNE, è anche e soprattutto un messaggio di speranza e di sopravvivenza: i pezzi tendono a dirci “non siamo soli”, ogni cosa che ci si trova ad affrontare l’ha già affrontata o l’affronterà in futuro qualcun altro, nella sua umana unicità.
Come nella copertina, terra battuta e cieli blu si incontrano in un fiabesco racconto di un normale giorno nella testa di chiunque sia sensibile agli stimoli e alle incertezze della vita. Non è sempre facile contestualizzare, ma il linguaggio è chiaro, universale.
IL PROGETTO
La musica degli In June nasce dalla voglia di esprimersi, ed esprimere soprattutto quei sentimenti troppo pesanti a volte per il cuore e per la mente; raggiunge la massima espressione davanti ad un pubblico, nutrendosi proprio di l’adrenalina e quella passione che scaturisce dal concerto.
Gli IN JUNE vogliono portare sul panorama italiano (e non) tutte quelle influenze che li hanno accompagnati nella loro crescita: le parole che Daniela Mariti (cantautrice e chitarrista) ha imparato a conoscere dagli artisti che l’hanno ispirata durante i suoi primi approcci alla musica; le ritmiche che hanno scosso Mara Graziano (batteria) nella sua adolescenza e che le hanno fatto scoprire in sé stessa un’energia inaspettata; i riff e le progressioni che hanno mosso le dita di Pier Iulianello (basso) in modo da trovare il suono della speranza dentro di sé.
L’ispirazione viene quindi dai momenti bui ma anche da quei momenti catartici in cui monta il desiderio di cambiare le cose, anche attraverso la propria espressione artistica. Uno degli obiettivi degli IN JUNE è proprio quello di diffondere empatia trasformando i silenzi in un coro di voci che si amalgama in un unico desiderio di rivalsa. Gli IN JUNE sono silenzio, introspezione ed introversione che si trasformano in qualcosa di rumoroso: i sospiri e le parole sussurrate prendono, tramite la musica che scrivono, peso e forma, si purificano dalle paure, e vengono espresse in maniera forte e chiara.
Mescolando rock alternativo inglese alle atmosfere nordeuropee ricche di riverberi e profondità tipicamente downtempo. Il timbro potente della voce di Daniela è sostenuto da testi evocativi, chitarre e bassi saturi e suoni di batteria ad alte dinamiche.
Il loro percorso insieme inizia nel 2018 direttamente su un palco per due anni.
Dal 2020 iniziano a presentarsi al pubblico con le loro prime uscite discografiche attraverso un paio di singoli.
A luglio 2021 esce MANHOLE che è una sorta di vero e proprio manifesto. Il 1 ottobre viene pubblicato il loro ultimo singolo Thread, che anticipa il loro primo Ep Common Grounds, in uscita il 28 ottobre.