I Green Island tornano con “La canzone del sol”
18 Ottobre 2021
Esce il 22 ottobre su tutte le piattaforme digitali “La canzone del sol” , il secondo singolo del duo abruzzo-pugliese Green Island, con la produzione di Sveno Fagotto e Alessandro Presti.
Da un punto di vista musicale, il brano è contraddistinto da cambi di tempo improvvisi e da momenti e atmosfere anche molto diversi tra di loro. Emerge così l’ecletticismo dirompente e la voglia di osare di Claudio de Cesare e Giovanni Marchese, grandi amici prima di essere colleghi, che non si prendono troppo sul serio.
“La canzone del sol” nasce con un intento ambizioso a detta degli stessi Green Island: “Vogliamo permettere anche ai musicisti meno esperti di poter trovare i suoi numerosi accordi senza dover ricorrere a video tutorial o spartiti. Da qui l’idea di utilizzare il testo come ausilio per la comprensione degli accordi da eseguire. Il risultato è una canzone che contiene in se stessa il suo tutorial, perché, a conti fatti, l’unico modo per non rendere necessario un video tutorial è far diventare la canzone stessa un tutorial”.
Gli accordi, dovendo continuamente “inseguire” il testo, finiscono per suonare in modo inusuale. Il prodotto è una canzone che, nel bene o nel male, sorprende continuamente l’ascoltatore.
I Green Island sono un duo con il cuore diviso fra l’Abruzzo e la Puglia, composto da Claudio de Cesare (voce e chitarra) e Giovanni Marchese (seconda voce e basso).
Si definiscono “comici fra i cantanti e cantanti fra i comici”, per via del loro stile che riserva sempre un posto privilegiato all’ironia nel testo di ogni loro canzone.
Il loro progetto musicale ha ufficialmente inizio nel 2019, quando, dopo anni di distanza, si ritrovano a Milano con il sogno di fare musica. Da lì a poco si esibiranno su svariati palchi della scena milanese, tra i quali spiccano il famoso Teatro Zelig, vetrina importante per numerosi cabarettisti, ed il Circolo Magnolia.
Nel luglio del 2020 pubblicano “Tinder”, il loro singolo di debutto, sempre prodotto da Sveno Fagotto e Alessandro Presti e registrato c/o i MobSound Recording Studios di Alessandro Caneva.