Veralibera reinterpreta Mare Mare di Luca Carboni
20 Luglio 2021
Veralibera reinterpreta “Mare Mare” di Luca Carboni tornando a parlare dell’estate in chiave velatamente malinconica così come aveva fatto nel 1992, anno della sua prima pubblicazione e del grande successo italiano e internazionale (inno di quell’estate estate e vincitrice de il Premio Singoli al Festivalbar ).
Complice l’arrangiamento elctro-pop attuale e leggermente “sinistro”, in questa nuova versione si esalta il senso di aspettativa disillusa di una storia d’amore che non trova un epilogo, nonostante gli sforzi di chi canta per raggiungere il fantomatico destinatario del testo del brano.
Così ci si ritrova al mare, un mare consolatorio, sempre bello anche se velatamente malinconico, che porta con sé una spensieratezza che però a volte stride con il vero stato d’animo di chi la vive.
Il contrasto tra i toni più cupi e le atmosfere scure delle strofe e le aperture tipicamente “estive” dei ritornelli punta proprio a mettere in luce questa interna contraddizione, il dolceamaro di un’esperienza d’estate e di tutte le cose della vita, quel senso di incompiutezza e ambiguità che spesso è tipico dei ricordi più belli complice uno dei ritornelli più conosciuti non solo in Italia ma anche all’estero.
Veralibera: il suo nome d’arte vuole essere un mantra, una promessa, un obiettivo costante da raggiungere e mantenere: la verità e la libertà… di sentimento, di scrittura, di essenza, anche a livello musicale.
Una genuinità solida, per poter guardarsi allo specchio e, cambiando, rimanere sempre sé stessi: veri. E liberi.