Popa Chuppy: Tinfoil Hat
5 Giugno 2021
Ted Horowitz nasce nel Bronx ma vive e si forma nel Queens. Due quartieri che hanno avuto un ruolo fondamente sulla sua musica. Horowitz in arte è Popa Chubby. Il corpulento Bluesman che occupa una posizione di rilievo tra i migliori chitarristi viventi. Dopo le prime esperienze giovanili, nel 1991 comincia a fare sul serio. Esce It’s Chubby Time e subito dopo Gas Money. I segnali che arrivarono non alimentarono alcun dubbio. Il giovane aveva le carte in regola per emergere. Le sue doti pricipali? Il virtuosismo e la velocità di esecuzione. Col tempo Popa Chubby riesce ad avere un suo pubblico di riferimento. Appassionati ai quali presto regala il suo primo vero successo: Booty and the beast del 1995. Un lavoro che lo conferma tra i protagonisti del Rock Blues mondiale. Popa Chubby vive “on the road” tutto l’anno con alle spalle una discografia veramente importante. Nel 2020 esce It’s A Mighty Hard Rock, ma a causa della pandemia salta la promozione del disco. Lo scoramento e la rabbia prendono il sopravvento. Ma Chubby non si smentisce. Esce cosi, agli inizi del 2021Tinfoil Hat: un bel disco. Particolarmente duro nei testi dove praticamente non le manda a dire. Argomenti che toccano il sociale e la lotta di classe sono sempre presenti nella sua scrittura.
Le copiose indicazioni ricevute a suo tempo da importanti Band Inglesi tornano alla grande. Il suo Rock Blues è più duro e le sue tipiche variazioni Reagge, Soul e Ska non si fanno desiderare. Basta sentireTinfoil Hat per prendere coscienza della musica che si andrà ad ascoltare. Il pezzo è un urlo di rabbia verso l’uso forzato dei dispositivi Anti Covid. Una partenza che non lascia dubbi. Svelata l’identità artistica di Popa, non bisogna attendere molto per scoprire il disco. I suoi roventi assoli arrivano in No Justice no Peace. Un Rock Blues con la chitarra padrona indiscussa e disarmante. Il pezzo più trascinante è Can I Call You My Friends:un Rock and Roll tirato che sta girando molto sulle stazioni radio. Mentre Boogie For Tony è l’unica traccia strumentale del disco. Un pezzo che ricorda molto alcune sue composizioni del passato. Cognitive Dissonance a mio parere è il brano più interessante e coinvolgente dell’album: un ritmo reggae lento con la chitarra di sottofondo che ad ogni nota lancia saette. Dalla rabbia iniziale all’esortazione verso tutti a rispettare le norme per non farsi travolgere dal virus.Tanto che nelle note di copertina Popa saluta con questa frase che abbiamo tradotto: Come te sono stato spinto ai limiti della mia umanità dalla Pandemia. Ma la musica, la dolce musica, mi ha rimesso in sesto e offro questo lavoro con umiltà e devozione a tutti voi…Un messaggio universale e nello stesso tempo tanto sano Rock Blues.
Gianfranco Piria per la rubrica Me&Blues