Dopo il fortunato lancio de “I paesaggi di Böcklin” il terzo singolo del sound artist, compositore e field recordist romagnolo con un nuovo video in slow motion. Il brano anticipa l’uscita dell’album. Il tempo, i fiori, colori e uno sguardo al futuro
Eppure, ricordo anche dei fiori sul tuo volto: il nuovo singolo di Chris Yan!
CHRIS YAN
“Un’autodedica allo specchio. Un ultimo, disperato, slancio dall’apatia. Uno schiaffo in faccia all’indifferenza. Un auto-abbraccio, a cuore aperto e petto gonfio, nel riscatto della propria magnificenza.” È così che Chris Yan presenta il suo nuovo singolo: Eppure, ricordo anche dei fiori sul tuo volto. Il sound artist, compositore e field recordist romagnolo presenta con un video – dopo Sehnsucht e I paesaggi di Böcklin – il terzo brano che andrà a comporre Blasè, il nuovo disco in uscita a maggio.
Eppure, ricordo anche dei fiori sul tuo volto è il brano che chiude l’album, “l’unico brano nel disco a non essere stato ripescato tra gli archivi, – afferma
Chris Yan – una sorta di “sguardo con gli occhi di oggi” su quel che viene narrato nel resto del disco.
Una poesia sonora a me stesso. Come un premio per aver affrontato e superato quell’annientamento e aver ritrovato fiori creduti appassiti. Il tema di piano che accompagna il brano è stato registrato su nastro magnetico in un loop continuo, per “colorirsi” man mano con effetti che richiamano i mood dei brani precedenti, fino al riscatto simboleggiato dalle aperture orchestrali”. Un traccia diversa ( più “ascoltabile” e “popolare”) che non manca di richiami e collegamenti sonori al resto del disco. Proprio per voler chiudere al meglio un percorso difficile e, con pieno respiro, lanciarsi in una prospettiva futura. Il video è giocato
tra fiori e inchiostro,
un tripudio di colori che si evidenzia anche nella
copertina del singolo che appartiene alla serie
Sperduto ad opera del pittore, illustratore e designer
Matteo Babbi.
Chris Yan, ovvero Christian Mastroianni: sound artist, compositore, field recordist,
bassista e poli-strumentista all’origine. Dal
2009 si interessa alla
musica elettronica.
Dieci anni e più di attività in cui è stato coinvolto in
molteplici progetti e collaborazioni.
Spaziando dalla raccolta di paesaggi sonori tramite registrazioni su campo, a musica per immagini, narrazioni sonore per radiodrammi ed installazioni site specific e performance dal vivo; con particolare interesse e dedizione alla musica elettroacustica e alla propria ricerca sonora. Attualmente il suo studio è concentrato nel rapporto tra suono-oggetto-rumore.
Sia dal vivo che in studio si serve di microfoni a contatto, microfoni idrofoni e sensori, nastri magnetici; manipolando il suono diretto e pre registrato tramite un sintetizzatore modulare.