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Lo Stato Sociale: 5 dischi per 5 artisti. Fuori oggi il disco di “Albi”

26 Febbraio 2021

“MI PIACE FARTI RIDERE, A TE PIACE PIANGERE MA L’IMPORTANTE È NON FARSI MALE” – da Belli così.

Lo Stato Sociale torna con una nuova, incredibile, sfida: 5 dischi per 5 artisti, uno per ogni componente della band. Un’operazione nata per spiegare la straordinaria attitudine che fa del collettivo bolognese una realtà unica nel suo genere, capace di dare spazio alle singole personalità e alle idee artistiche individuali: «solo noi potevamo farlo e lo abbiamo fatto, era quasi obbligatorio».

Nelle scorse settimane Bebo, Checco, Carota e Lodo sono stati protagonisti di uno straordinario tour de force che culmina con il lavoro del “fratellone” Albi, autore dell’ultimo capitolo in scena il 26 febbraio via Garrincha Dischi/Island. Un disco che parla (anche) dei regaz de Lo Stato Sociale perchè racconta il valore delle relazioni interpersonali che, in una band, come in una famiglia, sono manifestazioni della società.

«È una storia senza fine e senza un inizio preciso, diciamo che tutto ha preso forma quando ho capito cosa volevo fare nella vita: “stare bene, fare stare bene e cantare viva la libertà”. Da quel momento mi sono immerso nelle relazioni cercando di rispettare questa mia identità, in un equilibrio instabile sopra la follia di questa strana società globale». Ed è così che la parola chiave di ogni canzone diventa “rapporto”: con il sistema (Sesso, droga e lavorare), con se stessi (Fucking Primavera), con l’altro in una relazione (Belli così) e con chi non c’è più (Equazione). L’ultima traccia, infatti, diventa il ricordo indelebile dedicato a Mario, amico prematuramente scomparso a causa della leucemia. Tutte le royalties ricavate da “Equazione” saranno devolute all’AIL, associazione italiana contro leucemie linfoma e mieloma.

Per Albi suonare e giocare sono la stessa cosa, un po’ come nella lingua d’Albione si usa “play” per entrambe le accezioni: una via per divertirsi, per crescere e, ancora una volta, per relazionarsi con gli altri. La naturale conseguenza è circondarsi di una serie di amici per vestire le sue canzoni, «solo grandi artisti e persone meravigliose». Dai Selton a CIMINI, mantenendo prevalentemente in regia Matteo Costa Romagnoli, Nicola Hyppo Roda e Francesco Brini – gli storici produttori de Lo Stato Sociale – ad eccezione delle prime due tracce affidate a Simon Says! 

Un totale di 4 tracce che rompe la geometria dispari cui ci avevano abituati i compagni del collettivo bolognese. Ne manca uno: s’intitola Combat Pop e debutterà sul palco del 71° Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

“POTEVAMO FARE LA COSA PIÙ STRANA NEL MOMENTO PIÙ STRANO…E L’ABBIAMO FATTA”

Lo Stato Sociale

ASCOLTA IL DISCO DI ALBI 

TRACKLIST

02. Sesso, droga e lavorare feat. Selton
03. Fucking primavera feat. CIMINI
04. Belli così
05. Equazione

fotografia di Jessica De Maio

LO STATO SOCIALE 

Lo Stato Sociale è un collettivo bolognese composto da Albi, Bebo, Carota, Checco e Lodo.

Dopo i primi EP “Welfare Pop” e “Amore ai tempi dell’IKEA”, nel 2012 arrivano il primo album “Turisti della democrazia” e il primo vero tour con più di 200 date in tutta Italia.

Nel 2014 esce il secondo album “L’Italia peggiore” a cui seguono un lungo tour estivo che registra oltre 70.000 presenze e alcune date nelle principali capitali europee. Nel giugno 2016 pubblicano il loro primo romanzo “Il movimento è fermo”. Il libro, edito da Rizzoli, esaurisce 5 ristampe e caratterizza la band come collettivo artistico variegato e dalle diverse forme espressive.

Nel 2017 esce “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” e i ragazzi si esibiscono per la prima volta in assoluto al Mediolanum Forum di Assago (MI) con uno show ricco di sorprese e contenuti inediti davanti a più di 9000 fan. In seguito, la band attraversa tutta l’Italia con un tour che registra circa 60mila presenze. A fine anno esce il singolo “Socialismo tropicale”, che anticipa il nuovo progetto discografico “Primati”, la prima raccolta differenziata della band impreziosita da quattro brani inediti.

Nel 2018 partecipano al 68° Festival di Sanremo con il brano “Una vita in vacanza” che riscuote grande successo di pubblico e critica piazzandosi al secondo posto nella competizione e vincendo il premio della sala stampa Lucio Dalla. Dopo la fortunata avventura sanremese, “Una vita in Vacanza” diviene il singolo più venduto in Italia per due settimane consecutive e ottiene la certificazione di disco d’oro FIMI in meno di tre settimane. Il brano conta 61 milioni di view su Youtube e 23 milioni di stream su Spotify. Ad aprile Lo Stato Sociale torna a fare la cosa che ama di più: esibirsi di fronte al proprio pubblico. Lo fa partendo per un “Erasmus musicale” alla volta dei principali club spagnoli. Questo è solo l’antipasto del tour estivo italiano che porterà i “regaz” a suonare nelle più importanti rassegne musicali del nostro Paese. Lo Stato Sociale ha inoltre partecipato per tre volte al concerto del primo Maggio in Piazza San Giovanni, a conferma del suo legame con determinati valori. Nelle ultime edizioni Lodo ha condotto il concerto con Ambra Angiolini.

Lo Stato Sociale è inoltre autore della colonna sonora della serie Fox “Romolo + Giuly; la guerra mondiale italiana” con il brano Il Paese dell’Amore. Il 31 Ottobre esce la prima graphic novel, “Andrea”, illustrata da Luca Genovese e nelle stesse settimane Lodo viene scelto come giudice di X Factor.

A Giugno 2019 pubblicano il singolo “DJ di M***” che vede la partecipazione di Myss Keta e Arisa. Il 19 settembre il collettivo bolognese pubblica il suo terzo romanzo “Sesso, droga e lavorare” per il Saggiatore, a cui segue un lungo tour di presentazione del libro. Nell’ottobre dello stesso anno approdano in radio con il programma “Lo Stato Sociale Show”, in onda ogni domenica su Radio2 fino a febbraio 2020.

Il 4 maggio 2020 esce il brano “AutocertifiCanzone”, pezzo scritto e suonano a distanza, durante le settimane di lockdown.

Il 28 gennaio 2021 annunciano l’uscita di 5 dischi, uno per ogni componente della band. Un’operazione nata per spiegare la straordinaria attitudine del collettivo bolognese – prossimo a salire per la seconda volta sul Palco dell’Ariston per la 71esima edizione del festival di Sanremo – lasciando spazio alle singole personalità e alle idee artistiche individuali.

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