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Baba Sissoko: Mali Music Has no Border

30 Gennaio 2021

Baba Sissoko: Mali Music Has no Border

Nella cultura di alcuni popoli dell’Africa occidentale il Griot è un cantore che ha il ruolo di conservare il patrimonio culturale degli avi e trasmetterlo oralmente senza l’utilizzo della scrittura. Baba Sissoko a mio parere è il “cantore moderno” del Mali. E’ originario di una grande dinastia di Griot  e proviene  da una famiglia di musicisti tanto da essere un polistrumentista e “maestro di tamani” (tamburo tipico di quelle zone).

La musica di Baba è una girandola di note  un insieme di suoni della sua Terra con le sonorità attuali del blues e del jazz che creano un effetto straordinario per chi l’ascolta. La sua vita artistica comincia da ragazzo quando, con tre cavalli -uno per il nonno, uno per lui ed uno per portare gli strumenti, i vestiti e il cibo- giravano nei villaggi  per esibirsi. Fu proprio in queste occasioni che cominciò a suonare il tamani.

Questa esperienza insieme a quella con l’Orchestra Nazionale, dove prese il posto del padre che era un chitarrista, sono state illuminanti per portarlo a decidere di continuare il suo viaggio da solo e trasmettere agli altri la cultura e le storie che aveva conosciuto.

L’artista ha all’attivo diciannove album e collaborazioni ad alto livello. Ha suonato sui palchi di mezzo mondo e duettato con artisti come Roberto Fonseca della Buena Vista Social Club, Dee Dee Bridgewater e Corey Harris protagonista del documentario “Dal Mail al Mississippi” prodotto da Martin Scorsese. Tra i diversi importanti riconoscimenti ottenuti di certo è da menzionare il Grammy Africano del 2018.

Seguo Baba da alcuni anni: la sua musica mi ha affascinato al primo ascolto. Il suo ultimo album del 2020 “Mali Music has no Border” lancia un messaggio musicale senza confini. Il nostro “cantore”, pur lavorando su basi della tradizione del Mali, ha realizzato un disco esageratamente contemporaneo: merito della bravura sua e della sua band, composta prevalentemente da artisti Italiani.

In “Mali Music Has no Border” riesce a dare spazio al blues, al Jazz e al rock grazie anche alla complicità che si materializza di volta in volta tra la chitarra, le percussioni e l’armonica. In più si noti che i testi non sono mai banali in quanto raccontano la vita, l’amore verso la famiglia e verso la natura. L’album è un “signor disco” che non mostra cedimenti ed è decisamente attuale, delizia per palati sopraffini. Tra tutti i brani,che ho ascoltato attentamente, vi segnalo “Aye Soli” e “Oluyafara” insieme a “Comunication” che è un rap coinvolgente: la chicca dell’intero lavoro. Il “cantore Griot del Mali”, italiano di adozione, vive in Calabria. Si definisce afro-calabrese ed è una persona straordinaria che ama il suo lavoro, tanto da ripetere spesso…”la musica è l’unica cosa vera che rimarrà su questa terra”.

Le recensioni di Me&Blues a cura di Gianfranco Piria

Di seguito  l’intervista di Gianfranco Piria a Baba Sisoko

(video realizzato da Miriam Guidetti)


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