Radionova/Nebrascra: Silvano Scaruffi parla di invasioni
22 Ottobre 2017
Lunedì alle ore 22.00 e in replica il giovedì alle ore 17.00 Silvano Scaruffi ci accompagnerà fra le righe del suo ultimo libro “Le pecore si contano a maggio” come solo lui sa fare sulle frequenze 94,3 MHz FM di Radionova nella terza puntata del suo programma “Nebrascra”.
La trasmissione è ascoltabile anche in diretta su www.radionova.it, e in anteprima nei file in fondo a questo articolo.
***
Non è mica facile spiegare come inizia un’invasione.
Non si sa se tutto si genera da un puntino microscopico segnato su una carta geografica, che va man mano allargandosi divenendo macchia, poi chiazza, poi ribollente e omogeneo colore che ricopre e imbratta terre e mari. O piuttosto se un’invasione sia qualcosa di più simile a una calata, una discesa, uno sbarco. Da un altro mondo, da monti scoscesi, dallo spazio profondo, da punti imprecisati apparsi oltre le nubi, o da una porta finestra lasciata inavvertitamente aperta.
Il fatto è che un’invasione lascia agli invasi profonde ferite psicologiche, strascichi nevrotici, è risaputo. Un’invasione è pur sempre un’intrusione, che sconvolge in varie misure l’esistenza di una persona.
E in un pomeriggio afoso, steso sul divano semi appisolato, può capitare che l’invasione abbia inizio, senza esplosioni preparatorie, cupe ombre in alto, sordo marciare di eserciti. Dapprima è solo un isolato ronzio, quasi ipnotico, poi il tremolio si fa sgargiante, vibrato in vicinanza, poi cessa di colpo, e il formicolio aggredisce una mano, che lesta scatta a smuovere l’aria. E il ronzio riprende, lesto e nervoso, per poi cessare, e a formicolare è una guancia, poi un labbro, di nuovo una mano, e ancora il naso. E allora ci si ritroverà a schiaffeggiarsi la faccia pur di porre fine a quella molesta e snervante invasione, a cercare inesistenti ripari per ogni millimetro di pelle scoperta, a gridare e rotolarsi, a ogni ronzata, ogni formicolio. E considerato che il ronzio non accenna a acquetarsi, che il formicolio aumenterà perché altri ronzanti si abbufferanno sul semi dormiente, bisognerà alzarsi, chiudere la porta lasciata aperta, o la finestra, ma l’invasione già è al suo apice, perciò non ci sarà verso di rasserenarsi di nuovo sul divano.
E si finirà per uscire furibondi come cani idrofobi.
Prostrati psicologicamente dall’invasione moscofagica incalzante.
E con profonde ferite psicologiche, strascichi nevrotici.
(Silvano Scaruffi)
***
File terza puntata
—-