Let it rock: Sucking in the 70s. FILE ASCOLTABILI
12 Aprile 2015
Benvenuti alla puntata n.70 di Let it rock, dedicata come ‘tradizione’ al decennio rappresentato dal numero della puntata stessa, in questo caso gli anni 70!
La musica di questo decennio ha un’importanza particolare per me , visto che coincide con la nascita della mia passione per la musica, quindi Let it rock si occuperà di questi anni non solo con questa puntata ma con diverse altre nelle prossime settimane.
Come solito comunque, i brani di questa settimana vogliono solo essere un piccolo assaggio dei vari generi musicali che hanno caratterizzato i Settanta.
E’ molto difficile tra l’altro condensare in un’ora tutti gli spunti musicali di quel periodo, che è stato senz’altro uno dei più fecondi e variegati della storia del rock e non solo.
Progressive, hard rock, kraut rock, metal, punk, new wave, reggae, soul, disco: sono solo alcuni dei generi che sono nati, si sono sviluppati e consolidati negli anni dal 1970 al 1979.
I Settanta sono stati anche gli anni dei grandi album dal vivo, da ‘Made in Japan’ dei Deep Purple a ‘Fillmore East’ della Allman Brothers band, da ‘Live bullet’ di Bob Seger a ‘Just one night’ di Eric Clapton e molti altri.
Diversi di questi sono stati registrati in Giappone, soprattutto al Budokan Theatre di Tokyo, e sono serviti a lanciare la carriera di molti artisti che li hanno realizzati, che fino ad allora avevano avuto un successo sì buono ma non paragonabile a quello ottenuto dopo l’uscita dei ‘live from Japan’
Un classico esempio sono i Cheap Trick, gruppo Americano che ebbe un buon successo negli anni 70, senza però mai sfondare veramente in patria. In Giappone invece erano degli idoli, e andarono lì nel 1978 per una serie di concerti da cui fu realizzato l’album ‘Cheap Trick At Budokan’, che li proiettò in vetta alle classifiche di mezzo mondo. Il loro pezzo più famoso è ‘I want you to want me’, che ascoltiamo come copertina della puntata.
Il resto della puntata si muova tra l’hard rock degli AC/DC e il metal dei Black Sabbath, il glam rock di David Bowie e dei Roxy Music (tra gli ispiratori anche della new wave) e il punk dei Ramones e dei Clash, anche se entrambi i gruppi ebbero successo e fama ben oltre la breve stagione del punk rock e definirli ‘punk bands’ è decisamente restrittivo.
I Clash poi furono tra i primi gruppi rock a ‘sdoganare’ il reggae, fino ad allora rimasto genere di culto poco conosciuto al di fuori dei confini Giamaicani, se si eccettua per la figura di Bob Marley che proprio nei 70 iniziò la sua corsa verso il successo internazionale. A rappresentare il reggae in questa puntata ho scelto una figura poco conosciuta, Marcia Griffiths, che ha realizzato alcuni ottimi album di reggae imbevuto di soul, prima di affiancare Marley come corista con le I-Threes.
Anche la Germania ha dato un contributo fondamentale al rock dei 70, con diversi artisti che si muovevano tra il prog-rock, la musica elettronica e l’ambient music, come i Can, i Tangerine Dream, i Popul Vuh, Klaus Schulze, i Neu e i Kraftwerk, la cui influenza sulla musica elettronica e dance dei decenni successivi è stata enorme. Basti pensare che uno dei primi brani hip-hop, ‘Planet rock’ di Afrika Bambaataa è basato su un campionamento di ‘Trans Europe Express’, il brano che chiude la nostra puntata.
Buon ascolto!
Playlist:
Cheap Trick – I Want you to want me (Live At Budokan)
Black Sabbath – Sabbra Cadabra
Talking Heads – Memories can’t wait
Marcia Griffiths – The first time I ever saw your face
Ramones – I Wanna be your boyfriend
David Bowie – Suffragette city
Kraftwerk – Trans Europe Express