Let it rock 68: All about that bass. FILE ASCOLTABILI
29 Marzo 2015
Benvenuti alla puntata n° 68 di Let it rock.
Dopo chitarra e batteria, oggi ci occupiamo del basso, il terzo elemento del tipico trio rock.
Il basso elettrico fu inventato negli anni 30, mentre il primo modello di basso prodotto in modo industriale fu il Fender Precision Bass, nel 1951, ma fu negli anni 60, con la grande esplosione della musica rock, che il basso elettrico prese per così dire il volo.
E proprio con un bassista esploso negli anni 60, John Entwistle, inizia questa puntata. Quello di ‘My generation’ è stato uno dei primi assolo di basso nel mondo rock a raggiungere una fama planetaria.
La prima parte della puntata si concentra sul basso ‘rock’, così dopo Entwistle ci ascoltiamo Les Claypool dei Primus, uno dei bassisti più influenti della nuova generazione (è nato nel 1963, solo due anni prima dell’uscita di My generation). Poi tocca a Michael ‘Flea’ Balzary, cuore pulsante del suono dei Red Hot Chili Peppers, che ascoltiamo con ‘Around the world’.
Herbie Flowers è stato un grande ‘session man’, e ha lavorato per T-Rex, David Bowie (Space oddity vi dice qualcosa?), Elton John e Lou Reed, per il quale ha suonato il basso su ‘Walk on the wild side’, se vi interessa capire come nasce una linea di basso storica vi consiglio questo video:
La storia della linea di basso su Walk on the wild side
Gli ultimi due pezzi della prima parte sono entrambi degli omaggi a due grandi bassisti, diventati essi stessi due grandi successi. ‘Town called Malice’ dei Jam è l’omaggio di Bruce Foxton a James Jamerson, il mitico bassista dei Funk Brothers, la house band della Motown Records, mentre il basso di John Deacon su ‘Another one bites the dust’ è indubbiamente ispirato a quello di Bernard Edwards su ‘Goodtimes’ degli Chic.
E proprio con ‘Goodtimes’ si apre la seconda parte, tutta dedicata ai ritmi soul/funk.
I fratelli George e Louis Johnson hanno ottenuto grande successo nella seconda metà degli anni ’70 con un mix di soul, funk e disco, grazie anche alla produzione di Quincy Jones, che ha voluto Louis Johnson come bassista su Thriller di Michael Jackson.
Parlando di basso funk, non si possono dimenticare due precursori del genere come Larry Graham, prima come bassista di Sly & The Family Stone poi col proprio gruppo Graham Central Station, e William ‘Bootsy’ Collins, che ha esordito giovanissimo nei JB’s di James Brown, poi è passato alla corte di George Clinton prima di iniziare una fortunata carriera solista.
James Jamerson è stato uno dei bassisti più influenti della storia, praticamente ogni bassista dagli anni 70 in poi lo cita tra le proprie fondi di ispirazione, ma è rimasto sconosciuto al grande pubblico per gran parte della sua carriera, visto che nei dischi della Motown fino al 1971 non venivano citati i musicisti.
Jamerson faceva parte della band di studio dell’etichetta di Detroit, gli ormai famosi Funk Brothers, e a lui si devono quasi tutte le linee di basso dei più grandi successi della Motown; si ritiene che abbia suonato il basso in più di 70 pezzi finiti al numero 1 delle classifiche r&b.
L’ultimo bassista della puntata è Jaco Pastorius, famoso soprattutto per il suo lavoro coi Weather Report, ma anche come solista, e dal suo album omonimo del 1976, da molti considerato il più grande album di basso mai realizzato, ci ascoltiamo un pezzo col celebre duo soul Sam & Dave, riunito proprio per quell’occasione.
Sono rimasti fuori dalla selezione molti altri bassisti degni di nota, cito a caso Victor Wooten, Jack Bruce, Cliff Burton, Paul McCartney, ma il tempo è tiranno, ci saranno spero altre occasioni per loro su Let it rock…
Playlist:
The Who – My generation (Live at Leeds)
Red Hot Chili Peppers – Around the world
Queen – Another one bites the dust
Lou Reed – Walk on the wild side
Brothers Johnson – Strawberry letter 23
Bootsy Collins – I’d rather be with you
Graham Central Station – Turn it out
Jaco Pastorius – Come on come over