Pacco a sorpresa / Puntata 47. ASCOLTA I FILE
21 Novembre 2012
Il conduttore e regista Mimmo Delli Paoli
Mercoledì ore 17 in diretta, venerdì ore 10 e domenica ore 15 replica
Frane e dissesto idrogeologico: arrivano le piante che lo combattono
Batteri in grado di entrare in simbiosi con particolari piante e di accelerarne lo sviluppo radicale: così dai laboratori di un’azienda trentina escono le perfette alleate contro le frane.
Superpiante contro le frane e il dissesto idrogeologico: è la novità che fa capolino dai laboratori di una giovane azienda di Trento, la Bio Soil Expert, vincitrice del premio D2T per lo sviluppo sostenibile del sistema trentino.
Com’è noto alberi, arbusti e similari svolgono da sempre un importante ruolo di contenimento del terreno grazie all’azione “frenante” delle radici. Gli esperti hanno allora pensato di creare delle piante in grado di sviluppare in maniera più massiccia il sistema radicale per ottenere alleati ideali e soprattutto biocompatibili nella lotta al dissesto idrogeologico.
Come? Mettendo a punto dei batteri capaci di entrare in simbiosi con determinate piante e di accelerarne in maniera significativa lo sviluppo vegetativo. Risultato: radici che si insinuano nel suolo fino a 5 metri di profondità.
Due impianti pilota di piccole dimensioni sono stati realizzati nel veronese, prevedendo un sistema di certificazione del risultato grazie all’ausilio di professionisti come geologi e ingegneri ambientali.
Addio allora alle tradizionali terre armate o alle impattanti opere di calcestruzzo armato per gli interventi di contenimento, il nuovo mix vivente promette di funzionare anche in terreni con pendenze fino al 45%, svolgendo un’importantissima azione preventiva.
La crisi economica rende i giovani depressi
Aumentano i casi di depressione tra gli under 35
La crisi economica non fa danni solo al portafoglio. A risentire degli effetti dei problemi finanziari che stanno opprimendo tutto il mondo, è anche la salute. Accanto agli effetti su ansia e stress, ormai documentati, spunta ora la depressione. Soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione, aumenta il numero dei depressi proprio a causa della grave crisi economica. Un esempio, forse il più eclatante per quanto comprensibile, arriva dalla Grecia. Qui negli ultimi tre anni gli under 35 con problemi di depressione sono addirittura triplicati.
Quanto influisce la crisi
Ma che ruolo ha la crisi economica, con l’impoverimento delle fasce già più deboli, sulla salute della mente? L’impatto della crisi sulla psiche dipende “sia da ciò che i servizi sanitari possono offrire”, dice Angelo Barbato dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, presidente del Congresso, “sia dalle difficoltà determinate dalle diverse modalità con cui i Paesi gestiscono i fenomeni di disoccupazione e di emergenza sociale, sia in prospettiva dagli effetti che sullo sviluppo dei più giovani hanno l’incertezza e la precarietà economica in cui si trovano a crescere”.
“Dati recenti relativi alla Grecia – riferisce l’esperto – mostrano che l’impatto della crisi economica c’è, colpisce sia gli uomini che le donne, ed è visibile soprattutto nei giovani (dal 2008 al 2011 la prevalenza nelle persone tra i 25 e i 34 anni è passata dal 3,8% al 13,6%), in termini di depressione e di ciò che ne consegue sui singoli, sulle persone loro vicine, sulla comunità e sui servizi sanitari”.