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Pacco a sorpresa / Il mercoledì alle ore 17 su Radionova. ASCOLTA I FILE

14 Novembre 2012

Pacco a sorpresa in  Facebook

Il conduttore e regista Mimmo Delli Paoli

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Mercoledì ore 17 in diretta, venerdì ore 10 e domenica ore 15 replica

Prima parte

Seconda parte

Terza parte

Il mondo finirà nel 2012?

Perchè il mondo dovrebbe finire nel 2012? L’allarme, rilanciato dalle trasmissioni RAI Vojager, è reale?

Ma soprattutto ci sono teorie scientifiche che possono avanzare serie ipotesi sulla fine del mondo?

Le recenti trasmissioni RAI Vojager, condotte da Roberto Giacobbo (in foto) hanno suscitato qualche allarme, in particolare nelle persone più sensibili e facilmente impressionabili, relativamente al fatto che nel Dicembre del 2012 è prevista la fine del mondo e della civiltà umana.

Tale ipotesi sarebbe basata su un concatenamento, apparentemente inspiegabile, di previsioni che fanno capo a fonti provenienti da culture diverse, sparse in varie zone del pianeta e che, casualmente, vanno ad incrociare la data del Dicembre 2012 come termine della civiltà.

Si parte da previsioni (apparentemente) scientifiche che fanno capo a presunte iper-attività del sole in quel periodo, passando per quelle che richiamano gli antichi Maja e il loro calendario, per finire a vere e proprie profezie come quelle di Nostradamus.

Giacobbo ha scritto un volume di quasi 200 pagine sull’argomento, volume che sta riscuotendo un buon successo di vendite.

Recentemente è stato persino prodotto un colossal dalla Columbia Pictures con regia di Roland Emmerich, che ha fatto segnare record di incassi nei cinema. Film che vanta interpreti di successo come Jonh Cusack e Danny Glover. La storia parte da tempeste solari anomale rilevate dagli scienziati e da un G8 convocato di emergenza per discutere le anomalie del clima per terminare in una fuga attraverso astronavi dal pianeta, con in mezzo una spy story che coinvolge la figlia del presidente degli Stati Uniti. Emmerich cura una serie TV come sequel del film.

Ma veniamo ai fatti: i dati riportati descrivono in particolare questa serie di previsioni:

1. Presunta iperattività del sole nel periodo di Dicembre 2012: tale attività sarebbe in grado di provocare un intenso vento solare, tanto forte da danneggiare il campo magnetico terreste ed invertirne i poli. Ciò causerebbe la distruzione di tutte le infrastrutture tecnologiche umane e, a livello biologico, il danneggiamento della ghiandola pineale che sarebbe molto sensibile (*) a questi intensi campi magnetici.

2. Il calendario Maja: tra i più avanzati dell’antichità, in grado di prevedere eclissi, i cicli di Venere ecc. inizia nel 3114 a.c. e dura 5126 anni. Esso termina quindi precisamente il 20 Dicembre 2012. I Maya affermano che ci sono cinque Ere cosmiche, ognuna corrispondente ad una civiltà. Le precedenti quattro Ere (Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con immani catastrofi naturali. L’attuale Era, la quinta, denominata “era dell’Oro”, terminerà nel Dicembre 2012 ed alla fine della stessa si innescheranno cataclismi su scala planetaria innescati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta. La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare.

3. Precessione degli equinozi: Lo schema tre piramidi di Ghiza rispetto al fiume Nilo e rispetto alla diagonale che le unisce sarebbe l’immagine riflessa nella via lattea e delle tre stelle della cintura di Orione (B). La mitologia egizia dice che nell’entrata della sesta era (quella dell’acquario), prevista per il 2012, si verificherà un crollo della civiltà.

4. Il pianeta Nibiru: (ovvero il dodicesimo pianeta del sistema solare), citato in scritti della civiltà sumera, nel 2012 si scontrerà con la Terra provocandone la distruzione.

5. Una profezia di Nostradamus: indica il 2012 come termine della civiltà attuale. Non nel senso distruttivo però, ci sarà una “rivelazione” che cambierà il nostro modo di vedere il mondo.

Vanno ad aggiungersi a queste altre teorie inerenti presunte leggende cambogiane e la leggenda dei teschi di cristallo che evito di commentare. Vediamo le argomentazioni punto per punto:

(1) – la prima previsione riporta un aumento dell’attività solare nel 2012 che sicuramente ci sarà (è un dato scientifico) ma tale attività aumenta periodicamente ogni 11 anni e causa al massimo tempeste magnetiche che disturbano satelliti e telecomunicazioni. Non si vede perché il ciclo del 2012 debba essere diverso dai precedenti; nella storia dell’homo sapiens da 30.000 anni ad oggi ci sono stati più di 2700 di questi cicli e nessuno di essi ha mai causato estinzioni di massa. In ogni caso, dove ho posto la nota (*), non esiste evidenza scientifica del fatto che la ghiandola pineale risenta di campi magnetici intensi.

(2) – Riguardo alla seconda previsione il fatto che il calendario Maja termini il suo ciclo nel 2012 non significa nulla in termini scientifici. Non c’è alcuna evidenza che il magnetismo dei poli si debba invertire proprio nel 2012, anche perché se il fenomeno fosse in atto non sarebbe di certo improvviso ma richiederebbe migliaia di anni per verificarsi. Ciò in quanto il nucleo ferroso della Terra, che genera tale campo, non può modificarsi nel giro di un paio di anni dato che si tratta di milioni di miliardi di tonnellate di roccia e ferro fuso che si devono spostare. Oltretutto non è accertato che in passato tale inversione sia realmente avvenuta. Ci sono dei riscontri su minerali magnetici che dicono che l’ultima inversione si sarebbe verificata 780.000 anni fa ma tali minerali potrebbero avere polarità inversa per essere stati rimescolati da normali cicli tettonici (movimento delle placche terrestri) e non per una inversione dei poli magnetici della Terra. E poi anche se per qualche motivo il campo magnetico terrestre si invertisse esso comunque non verrebbe affatto azzerato; ci sarebbe solo una minore schermatura dal vento solare nel periodo della inversione e ciò causerebbe solo tempeste elettromagnetiche con il danneggiamento delle telecomunicazioni satellitari. Tornando ai Maya va poi detto che essi usavano tre calendari, uno standard, uno per le cerimonie religiose e uno per conteggiare il lungo periodo. Quest’ultimo, che dura 5125 anni, nel 20 Dicembre 2012 termina il suo ciclo in un solstizio d’inverno (i Maya forse sapevano calcolarli) e viene azzerato per il nuovo ciclo. Inoltre il sedicente “sacerdote Maya”, intervistato in Vojager, non può essere un discendente diretto in quanto Maya “puri” non esistono da secoli date le rimescolanze razziali che vi sono state. Infine i Maya non hanno lasciato scritti teologici importanti (ad esempio una bibbia Maya) a cui un presunto sacerdote possa ispirarsi per trarre una profezia.

(3) – La terza previsione al punto indicato con (B) riporta un qualcosa che da un punto di vista astronomico non ha significato, si tratta invero di una previsione astrologica e non astronomica (l’astrologia non è una scienza, l’astronomia sì). Credere in questa teoria o nei Tarocchi è la stessa cosa…

(4) – Sulla quarta previsione è cresciuto di recente un ingiustificato allarme rilanciato dal fatto che un pianeta oltre Plutone è stato effettivamente scoperto nel 2005, tale pianeta, denominato Eris misura 2400 Km di diametro (2/3 della nostra Luna). Prima di tutto Eris, così come altri planetoidi (Sedna, Quaoar…) sono lontani da noi orbitando a 5.5 miliardi di Km di distanza (Sedna è addirittura a 11.5 miliardi di Km) e la loro velocità orbitale è di 1000 metri/sec. Se anche uno di essi si dirigesse verso la Terra ci impiegherebbe secoli per giungere a destinazione e avremmo decenni di tempo per gli avvistamenti e le contromisure. Oltretutto non è possibile che un pianeta devii dalla sua orbita se non viene attratto o spinto da un oggetto di grande massa e agli estremi del sistema solare (ove essi si trovano) non vi sono oggetti di grande massa ma solo enormi spazi vuoti. Nonostante ciò di recente è dovuta intervenire addirittura la NASA, dati alla mano, a confutare questo ingiustificato allarme per mano dello scienziato David Morrison, dati che sono reperibili sul sito associato Beyond Human. In particolare se ipotizziamo che il sistema solare ha le dimensioni di un campo di calcio i pianeti rocciosi come la Terra ed Eris sarebbero distanti tra loro 140 metri ed avrebbero le dimensioni di due granelli di sabbia, pensate quindi quale infinitesimale probabilità vi è che essi collidano… Questo discende dal fatto che gran parte delle persone, anche colte, ha conoscenze astronomiche carenti. Rinvio a questo articolo: “Il nostro posto nell’Universo” chi volesse accedere alle nozioni basilari.

(5) – Questa è quella che io chiamo la previsione dell’azzeccagarbugli. Nostradamus, come molti presunti saccenti del passato, è spesso citato come una sorta di “profeta” in grado di indovinare eventi nel futuro dell’umanità. Ammettiamo ora che io avessi predetto come fa Nostradamus, facendo uso di un linguaggio sufficientemente criptico, la caduta di un grande dittatore a partire dal 1980 per i successivi 30 anni, ne avrei azzeccata una di sicuro. Infatti si è verificata la caduta di Ceausescu in Romania nel 1989 e di Saddam Hussein in Iraq nel 2003, solo per citare i più famosi.

Una previsione di questo tipo, se data (abilmente) con una certa «vaghezza e approssimazione» e se estesa per un periodo sufficientemente lungo (es. 400 anni) azzeccherà di sicuro un avvenimento che andrà ad accadere. E’ un po’ il meccanismo di quei tizi che appaiono in TV dicendo che se li chiamate (e li pagate) essi vi daranno dei numeri al lotto che vi consentiranno una lauta vincita. Poi essi vi portano in televisione numerose schedine effettivamente vinte e dei gaudi testimoni proprietari di tali schedine. Ebbene, da un punto di vista matematico-statistico se 1000 persone mi telefonano e mi chiedono 4 numeri da giocare su una singola ruota del lotto, ed io gli faccio giocare tutte quaterne di numeri diversi, è chiaro che, statisticamente, almeno una decina di essi otterranno la vincita di un ambo, e qualcuno forse anche una vincita di un terno. Le schedine vincenti di costoro le porterò in TV affermando che io sono un mago del lotto. Si ricordi solo che Nostradamus aveva già previsto la fine del mondo per il 1999…

Nuova mappa del mondo post-2012?

Infine brevemente vediamo la mappa del pianeta Terra post-2012 presentata più volte sia nella trasmissione Vojager che su molti siti web dedicati. Essa mostra gran parte delle terre emerse devastate e affondate negli oceani.

L’occhio di un esperto di computer grafica (come chi scrive questo articolo) si accorge subito che la mappa è stata manomessa con Photoshop. Difatti mancano i pezzi di alcuni meridiani e paralleli, semplicemente “tranciati” e si notano i copia-incolla col “pennello clona” di parti dell’immagine. Oltretutto, dal punto di vista della fisica, anche se si sciogliessero tutte le calotte polari (e non c’è motivo perché debba accadere) non si riuscirebbe

mai a produrre una tale quantità di acqua da far si che gran parte delle terre emerse sprofondi nel modo in cui si vede nella mappa. E’ evidente che vi sono zone che sono in pianura che non sono sprofondate, invece intere catene montuose sono andate sott’acqua. Cosa dire poi di interi continenti venuti alla luce dal nulla come quello a destra dell’Australia e quelli a sinistra e sotto l’America Latina? E questi continenti non sono nemmeno allineati alle placche tettoniche, quindi come potrebbero emergere? Un geologo si metterebbe a ridere davanti a questa immagine…

Previsioni del futuro su base scientifica

Chi ha visitato in precedenza Futurology.it si starà ora chiedendo come mai un sito, che da sempre professa di reperire fonti esclusivamente nella scienza e nella tecnologia, si sia imbarcato a spiegare un fenomeno mediatico di questo tipo. La risposta è che innanzitutto si può identificare questo come un fenomeno sociologico abbastanza interessante, diffuso su scala planetaria, e ne è stato dato un resoconto nel precedente paragrafo.

In seconda istanza vogliamo proporre delle teorie, basate su dati scientifici attuali, secondo le quali potremo catalogare possibili cause che possano portare sul serio all’annientamento della civiltà umana. Cause che sono state individuate da molteplici scienziati che si occupano di futurologia e delle quali, a quanto pare, non essendo esse di tipo “sensazionalistico”, la stampa generalista non si occupa.

Ora si dirà: «ma neanche la scienza può eseguire previsioni accurate sul futuro». Vero! Però gli scienziati che si occupano di futurologia hanno dimostrato più volte in passato di azzeccare delle previsioni, molto di più di quanto hanno mai fatto sedicenti parapsicologi, astrologi o venditori di tarocchi e amuleti.

Questo perché tali previsioni vengono effettuate innanzitutto sul breve termine (10-40 anni), sono basate su dati empirici e su principi della fisica conosciuti che vengono estrapolati nel futuro nel tentativo di ipotizzare il funzionamento di macchine non ancora inventate o prevedere crisi delle strutture sociali umane. Alcuni esempi: Ray Kurzweil, noto scienziato e geniale inventore (ritenuto tra i primi dieci esseri umani più intelligenti del pianeta) riuscì a prevedere già nel 1986 il declino economico e la disgregazione politica dell’Unione Sovietica, l’avvento della telefonia cellulare e la sconfitta di un essere umano agli scacchi da parte di un computer (il campione russo Kasparov contro l’elaboratore Ibm DeepBlue nel 1997).

Tra i più attivi scienziati in questo campo troviamo anche Nick Bostrom che insegna nella prestigiosa Oxford University ed è fondatore del Future of Umanity Institute, scienziato del quale trovate diversi scritti proprio su questo sito, tradotti in anteprima assoluta in italiano. Per quanto riguarda Bill Joy egli è tra i fondatori della SUN Microsystems, mago del software ed ideatore del linguaggio Java con cui i nostri computer reperiscono oggi informazioni ed elementi multimediali su Internet. Nel 1975 ha ricevuto il Bachelor of Science in Electrical Engineering dall’Università del Michigan ed ha lavorato presso la commissione presidenziale USA per l’information tecnology.

Vedremo nel seguito quali saranno i possibili pericoli per il futuro dell’umanità secondo le previsioni di questi scienziati; prima però dobbiamo esporre un importante concetto.

Il concetto di «rischio esistenziale»

Prendiamo in considerazione un evento come quello del maremoto del 26 dicembre 2004 che ha devastato Indonesia, Sri Lanka, Tailandia e India causando 200.000 morti. Oppure supponiamo che possa avvenire sulla faglia californiana il cosiddetto “Big-One”, terremoto del grado 7.5 Richter, avremmo anche lì centinaia di migliaia di morti.

Ora, pur considerando questi eventi come catastrofici, forieri di lutti e angosce, essi non rappresentano un rischio esistenziale poiché sono limitati ad una area specifica del pianeta e provocano danni “localizzati”. Il rischio esistenziale è invece qualcosa che colpisce l’umanità nella sua interezza, dall’aborigeno australiano al manager americano e all’esquimese del polo nord, portando un elevato livello di distruzione della vita sul pianeta e all’estinzione della maggior parte delle forme viventi. Anche se qualche essere umano sopravvivesse a tale distruzione, la perdita di tutte le infrastrutture tecnologiche, culturali e delle fonti energetiche porterebbe un regresso dell’umanità che condurrebbe, probabilmente, ad una successiva e completa estinzione nel giro di poche decine di anni. Ora ci chiediamo: quali sono le possibili fonti di rischio esistenziale per l’umanità? Le possiamo sintetizzare nella seguente tabella:

Fonte di possibile rischio esistenziale Possibilità che si verifichi entro 100 anni Grado di distruttività

(A) Una guerra combattuta con l’uso massivo di armi termonucleari 5% 75%

(B) Un impatto di un asteroide di grandi dimensioni sulla Terra 1% 90%

(C) Nascita di una super-intelligenza artificiale con intenti distruttivi 50% 90%

(D) La realizzazione di Bot autoreplicanti da tecniche di nanotecnologia avanzata 50% 75%

(E) Un esperimento di fisica delle alte energie in un acceleratore di particelle.

Tra Apple e Htc è accordo sulle questioni legali in corso: Cupertino aveva accusato l’azienda taiwanese di avere copiato l’iPhone 

New York, 12 nov. (TMNews) – Apple e Htc hanno annunciato nel corso del fine settimana di avere posto fine a una serie di reciproche cause legali iniziate due anni fa, quando il gruppo di Cupertino (California) aveva accusato il produttore taiwanese di smartphone di copiare il suo iPhone. L’accordo include una licenza di 10 anni per l’uso di brevetti attuali e futuri in possesso dei due concorrenti. Restano sconosciuti i termini finanziari dell’accordo, anche se sono in molti a credere che sia Htc a pagare Apple. Si tratta del primo accordo tra Apple e un produttore di cellulari dotati di Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google che ha conquistato quote di mercato e minacciato la supremazia della mela morsicata. Altre battaglie legali restano aperte su scala globale, inclusa quella contro la coreana Samsung, il più grande produttore di smartphone dotati di Android. In quest’ultimo caso, dicono gli esperti, la partita in gioco riguarda brevetti molto più importanti di quelli su cui Apple ha fatto pace con Htc. Gli analisti, in pratica, individuano in Samsung il vero rivale.

 

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