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Pacco a sorpresa / Quattordicesima puntata. ASCOLTA I FILE

5 Ottobre 2011

RADIONOVA

Pacco a sorpresa, condotto da Mimmo Delli Paoli

Mercoledi ore 17.00 in diretta,venerdì ore 10 e domenica ore 15 replica

Argomenti della trasmissione del 5 ottobre 2011: american cat show, dieci luoghi più belli del mondo, buco dell’ozono, la ricetta della Rosy: sformato di zucchine.

Ascolta la trasmissione

Prima parte         Seconda parte       Terza parte

AMERICAN CAT SHOW

American cat show

“ Gatti con un look speciale”, 8 e 9 ottobre 2011, Reggio Emilia

Cos’è?

L’American cat show di Reggio Emilia è un’esposizione felina internazionale organizzata dal Golfo dei Poeti Cat Club sotto l’egida della Cat Fanciers’ Association, Inc. (il più grande registro felino del mondo che, ad oggi, conta oltre un milione e mezzo di gatti registrati).

Dov’è?

L’esposizione si svolge al Palahockey Fanticini (zona Tribunale), Via Avvenire Paterlini, Reggio Emilia

Quando?

L’esposizione si svolge sabato 8 e domenica 9 ottobre 2011 e sarà aperta al pubblico dalle ore 10.00 alle ore 19.00. E’ la prima mostra CFA in Europa da 12 ring di giudizio; è la prima mostra CFA in Emilia Romagna e nella città di Reggio Emilia.

Per questo show evento sono attesi in città centinaia di gatti, fra adulti e cuccioli, fra campioni e stelle nascenti, provenienti da ogni parte del mondo.

Il pubblico potrà ammirare gatti appartenenti a molte varietà feline riconosciute dalla CFA (ad oggi sono 40 le varietà feline riconosciute da questa associazione, e più di 200 i colori!).

Si potranno ammirare gatti dal pelo lungo come i persiani, gli exotic shorthair, i maine coon, i ragdoll, etc. oppure gatti a pelo corto come i certosini, gli abissini, gli american shorthair, i korat, gli egyptian mau, i cornish rex, i singapura, i bombay etc.

A Reggio, però, sono attese anche varietà feline molto rare come: gli havana brown, oppure gli sphynx (i gatti nudi), gli american wirehair (gatti dal pelo riccio), i japanese bobtail (gatti dalla coda corta), gli scottish fold (gatti con le orecchie abbassate) e tanti altri.

I giudici, 12 giudici internazionali ALLBREED, giudicheranno tutti i soggetti presenti allo show, divisi per categoria (adulti, cuccioli e premier), per varietà e colore, e fra questi ogni giudice sceglierà i suoi migliori soggetti che saranno richiamati per le FINALI!

I gatti più belli del mondo saranno tutti a Reggio Emilia.

Info: Domenico Granata cell. 3396456132 [email protected]

LA RICETTA DELLA ROSY

SFORMATO DI ZUCCHINE

Ingredienti:

– 1 KG. di zucchine – 2 uova – Parmigiano q.b. – Pangrattato q.b. – Olio extravergine d’oliva q.b. – Poco burro – Sale q.b. – Pepe q.b.

Lo sformato di zucchine è un piatto ideale per vegetariani e non. È relativamente rapido da preparare e sano. Una maniera originale di mangiare verdura, con un tocco di fantasia.

Preparazione:

Lavate e mondate le zucchine, affettatele finemente e mettetele a rosolare con la cipolla tritata. Toglietele dal fuoco appena si saranno ammorbidite.

Portate il forno a 180°C. Fate intiepidire le zucchine e mescolatele con le uova, sale, pepe, parmigiano e pangrattato a volontà. Imburrate una teglia e disponetevi il composto. Cospargetelo con un’altra manciata di parmigiano e pangrattato e mettete in forno.

Fate cuocere per 30 minuti circa e servite.

Accorgimenti:

Imburrate bene la teglia, ed eventualmente ricopritela con un sottile strato di farina, per evitare che lo sformato si attacchi al fondo.

I DIECI LUOGHI PIU’ BELLI DEL MONDO

1 La città Inca di Machu Picchu. Peru’

2 Le cascate Iguazu Argentina.  Brasile al confine tra le 2 nazioni

3 Il Taj Mahal India. Agra, sud-est di New Delhi

4 Le piramidi e la sfinge. Egitto, Gisa, sud-ovest di Il Cairo

5 Il Gran Canyon in Colorado. Stati Uniti, sud-ovest dell’Arizona

6 Il Parco Nazionale del Serengeti. Tanzania, Nord del paese, a Est del lago Victoria

7 La citta’ di Petra. Giordania, sud-ovest, vicino Israele

8 La Grande Muraglia in Cina. Cina, nord-est, lungo il confine con la Mongolia

9 Le cascate Vittoria. Zimbabwe – Zambia, confine tra le due nazioni

10 La grande barriera corallina.  Australia, nord-est del paese

BUCO DELL’OZONO

Scoperto anche al Polo Nord. Nasa lancia l’allarme.Periodi di freddo prolungato portano all’assottigliamento della fascia di ozono che protegge la Terra. Oltre all’Antartico, adesso è soggetto al fenomeno anche il Polo Nord. Le conseguenze sono drammatiche.

Non più solo sull’Antartico, ma adesso l’ozono si sta assottigliando anche sull’Artico. È la Nasa che ha appena lanciato il nuovo allarme a seguito di uno studio condotto da 19 centri di ricerca in 9 paesi.

Sopra il Polo Nord si sarebbe formato un altro buco nello strato d’ozono che protegge la terra; le conseguenze potrebbero essere drammatiche, con variazioni climatiche e ambientali che andrebbero a colpire soprattutto Europa e Nord America.

È da tempo ormai che lo stato di salute della fascia di ozono che protegge il nostro pianeta non è buono e già nel periodo a cavallo tra fine marzo e inizio aprile si è registrato un suo assottigliamento mai registrato prima, causato dall’eccezionale ondata di freddo protattasi a lungo durante l’inverno e degli agenti inquinanti ancora presenti nella stratosfera.

Il nuovo studio, pubblicato su Nature, ha dimostrato che la quantità di ozono perduta nell’Artico nel 2011 è comparabile a quella che si è registrata nel corso degli anni sull’Antartico, dove ogni primavera si forma il buco dell’ozono per un’estensione di 15-35 km.

Per studiare la diminuzione di ozono sopra l’Artico in quest’ultimo anno sono stati coinvolti ricercatori da 19 istituti provenienti da 9 paesi (Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Canada, Russia, Finlandia, Danimarca, Giappone e Spagna) che hanno analizzato una grande quantità di dati raccolti. Gli scienziati hanno rilevato che a certe altitudini, il periodo freddo sopra l’Artico è stato di 30 giorni più lungo nel 2011 rispetto agli anni precedenti ed è stato proprio questo elemento che ha causato la diminuzione senza precedenti di ozono. Gli studi che seguiranno tenteranno di individuare quali siano i fattori che hanno causato un periodo di freddo che è durato così a lungo.

«Le temperature giornaliere nell’inverno 2010-2011 dell’Artico non hanno raggiunto valori minimi che si sono registrati in tempi passati – ha detto Gloria Manney, coordinatrice dello studio –. La differenza rispetto agli inverni precedenti è la durata del freddo, che è stata molto più lunga e che ha portato alla visibile scaristà di di ozono. Questo vuol dire che se le temperature della stratosfera sopra l’Artico scenderanno appena un po’ di più in futuro, per effetto ad esempio del cambiamento climatico, l’atmosfera potrebbe bucarsi e questo fenomeno potrebbe verificarsi sempre più frequentemente».

Manney ha aggiunto che senza il Protocollo di Montreal del 1989, il trattato internazionale che fissa i limiti di produzione delle sostanze che danneggiano l’ozono, i livelli di cloro sarebbero già talmente alti che il buco dell’ozono sull’Artico si formerebbe costantemente ogni primavera.

«A questo punto è cruciale la nostra abilità di quantificare la quantità di ozono al polo e mantenere questa capacità per predire i valori futuri e le conseguenze dovute al climate change, con la possibilità di individuare prima delle soluzioni per porre rimedio al problema» ha concluso la ricercatrice.

Se la situazione non migliorerà infatti i rischi per la sopravvivenza dell’umanità sono enormi. Il passaggio dei raggi ultravioletti, infatti, provoca tra i primi sintomi ustioni e mutazioni del Dna.

 

Il conduttore Mimmo Delli Paoli

 

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