Non solo canzonette
21 Aprile 2007
“Ben poco ci resta in mano: vi diamo il meglio di noi!”.
Ecco quello a cui penso quei cinque secondi prima di andare in onda.
La strofa di questa canzone mi risuona nelle orecchie.
Dare il meglio di noi.
Per farvi divertire e, perché no, per divertirci.
Quei cinque secondi prima di andare in onda non esiste più niente se non il mixer, il microfono e Marco nello studio 1. E questo mi basta… anzi, ne sono entusiasta.
Poi le lancette dell’orologio segnano le ore 17,00.
Abbasso la levetta della “regia automatica” e mi tuffo in mezzo a voi.
La mia voce e quella di Marco si fondono con le vostre risate, con i vostri canti o con i vostri lunghi silenzi.
Siamo comunque ed inevitabilmente lì vicino a chi ha l’abitudine di farsi una scorpacciata di battute e di buona musica dopo una lunga settimana.
Non rifletto nemmeno più; semplicemente parlo al microfono, sento le mie mani adagiate sui cursori del mixer.
Poi c’è la musica.
Oggi i brani sono stati numerosi e, per un attimo, abbiamo temuto di non farcela nel poco tempo a noi riservato.
“Malinconiche sere”, dei Piquadro; “Instabile”, di Nek ; “Il mio canto libero”, di Laura Pausini : queste le canzoni che hanno caratterizzato questa quindicesima puntata.
“Dammi solo un minuto” dei Gem Boy, ha movimentato la trasmissione. E’ una canzone che riprende una base musicale conosciuta (l’hanno composta i Pooh!) costruendovi un testo del tutto originale e divertente.
Il pezzo storico, l’ultimo della puntata, è stato “Ma che sarà”, di Edoardo Bennato.
Un bel pezzo, che, come tutti gli altri del disco, narra della perenne lotta tra la razionalità e la fantasia.
Ispirato alla storia di Peter Pan, musicalmente è un album eclettico, con ballate lente, rock aggressivi e brani in perfetto stile “Bennato”.
Il disco si sviluppa su più canzoni, dove è evidente la lotta tra la fantasia e la ragione ” ..la ragione ti ha un po’ preso la mano… ” con la fantasia rappresentata dal desiderio di volare e di restare bambini.
Questa tematica è chiaramente sviluppata dalla traccia che chiude l’album “Sono solo canzonette”.
Altre tracce, “L’isola che non c’è” e “Ma che sarà”, descrivono il cammino verso la felicità che può essere raggiunto con la fantasia, capace di esternare i desideri più nascosti ma anche più semplici. In “Rockoccodrillo”, Bennato ci parla del tempo e di come questo, rappresentato dal coccodrillo, sia sostanzialmente un “galantuomo”; non imbroglia ma non può essere neanche imbrogliato, occorre, per vivere bene, assecondarlo ovvero “andare a tempo”.
“Dopo il liceo che potevo far” è la canzone dedicata a Spugna, pirata “per caso” che si è assoggettato al potere senza capirne le ragioni. “Tutti insieme lo denunciam” è la canzone dedicata ai genitori troppo rigidi che, pur credendo di ricordare cosa vuol dire essere giovani, in realtà sono troppo inquadrati e pretendono dai figli una vita dove non c’è spazio per la fantasia.
Chiude l’album “Sono solo canzonette”, dove Bennato avverte che il suo intento è semplicemente quello di cantare e scrivere canzonette.
Fine.
Almeno per oggi.
Attivo la “regia automatica” e lascio la redazione di Radionova.
Mi sono impegnato e divertito.
Mi chiudo la porta alle spalle con la speranza, nel cuore, di aver regalato qualche sorriso.